Truffa e riciclaggio per i lavori di un hotel a Nocera Terinese, archiviata l’inchiesta

LAMEZIA TERME È stato archiviato il procedimento nei confronti di 4 persone, tutte accusate di truffa aggravata ai danni dello Stato e della Ue, di riciclaggio e autoriciclaggio nell’ambito della ristrutturazione dell’Hotel Mondial di Nocera Terinese. Nell’inchiesta del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, scattata il 13 agosto 2020, era stato disposto il sequestro di tre società e quello “per equivalente” dei loro beni fino alla concorrenza di 445.000 euro. Gli indagati, V. M., R. M., C. M. e S. C, erano stati sottoposti alle misure cautelari personali del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione e del divieto di svolgere attività imprenditoriali, di ricoprire uffici direttivi di società – sia di capitali che di persone – nonché di svolgere attività professionali per le quali è necessaria l’iscrizione in albi professionali, per un periodo di 12 mesi.

Le accuse

Durante la conferenza stampa, gli inquirenti sostennero che articolate indagini economico finanziarie avevano dimostrato l’ottenimento illecito di un finanziamento comunitario per la ristrutturazione dell’Hotel Mondial. Gli indagati, secondo gli inquirenti, avevano presentato un progetto con importi sovradimensionati rispetto a quelli effettivamente sostenuti, in modo che questi confluissero sui conti delle tre società a titolo di pagamento di fatture “gonfiate”, per poi essere oggetto di riciclaggio ed autoriciclaggio da parte degli stessi interessati. Tale ipotesi accusatoria, così come le misure, non superarono il vaglio del Tribunale della Libertà di Catanzaro. I sequestri furono immediatamente annullati dal Tribunale del Riesame di Catanzaro, che aveva integralmente accolto i ricorsi proposti dagli Avv. Aldo Ferraro, Franco Giampà e Giosuè Monardo nell’interesse degli indagati, con i quali era stato documentato, attraverso una dettagliata relazione tecnica a firma del loro consulente Ing. Giovanni Albanese, la regolarità dei lavori. Furono annullate anche le misure cautelari per mancanza della ravvisabilità dei reati loro contestati.

La richiesta di archiviazione

La Procura lametina aveva, dunque, proceduto con incidente probatorio per accertare se vi fossero delle discordanze tra quanto fatturato all’Ente erogatore del finanziamento ed i lavori realmente eseguiti. A seguito di questi accertamenti, con richiesta del 24 novembre l’ufficio di Procura ha chiesto l’archiviazione del procedimento penale per non essere sostenibile in giudizio quella ipotesi accusatoria, in quanto non sussistono prove che il finanziamento pubblico sia stato ottenuto con artifici e raggiri e mediante l’utilizzo di sovraffatturazioni. L’archiviazione è stata integralmente accolta dal Gip che, con decreto dello scorso 13 dicembre, ha disposto l’archiviazione del relativo procedimento penale.

La soddisfazione degli imputati

La notizia dell’archiviazione, appresa dai diretti interessati solo nei giorni scorsi, è stata accolta «con estrema soddisfazione, pur nella consapevolezza che nulla restituirà loro la dignità e la reputazione messe a repentaglio da misure cautelari personali e reali sin da subito annullate dal Tribunale della Libertà, e che si è dovuto attendere quasi 4 anni per fugare i dubbi adombrati rispetto alla possibile rilevanza penale della loro condotta, oggi non più seriamente contestabile, e rispetto alla ristrutturazione di una struttura, l’Hotel Mondial, che è e resterà un fiore all’occhiello del litorale tirrenico catanzarese». (redazione@corrierecal.it)