REGGIO CALABRIA Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di provvedimento amministrativo, licenziata a dicembre dalla Giunta Occhiuto, che dà l’avvio al nuovo ciclo del Fondo di sviluppo e Coesione che, per il settennio 2021-2027, prevede consistenti investimenti. L’approvazione del testo dà l’avvio alla concertazione con le amministrazioni nazionali demandando al presidente della Regione, alla fine di questo percorso, la sottoscrizione dell’Accordo di coesione con il governo. Nel documento la presa d’atto dell’imputazione programmatica pro-quota per la Regione Calabria con un importo lordo di 2,863 miliardi e un importo per nuove progettualità Fsc pari a 2,087 miliardi.
A relazionare sulla proposta il capogruppo di Forza Azzurri Giacomo Crinò. Quindi il dibattito. Dai banchi del centrosinistra interventi critici all’indirizzo della Giunta Occhiuto. Antonio Lo Schiavo (Gruppo Misto) ha ricordato come «in commissione Bilancio con il dirigente Nicolai sia emerso il dato macroeconomico per cui le politiche di coesione hanno fallito non colmando i divari territoriali. Nei Fondi di coesione e sviluppo – ha sottolineato Lo Schiavo – abbiamo una contribuzione di 300 milioni per il Ponte sullo Stretto: non entro nel merito dell’opera, ma per la prima volta si stabilisce un principio, quello per cui le Regioni devono compartecipare con proprie risorse alla realizzazione di opere non puramente regionali, per altre opere come la Tav non è stato così. Spero che questo principio sarà rispettato anche dalle altre Regioni del Nord. Questa riflessione non può essere disgiunta dal tema dell’autonomia differenziata». Per Raffaele Mammoliti (Pd): «Nonostante siano state finora utilizzate risorse consistenti, in Calabria, non ci sono state ricadute. L’insieme della classe dirigente deve fare questa riflessione. In commissione Bilancio è risutato chiaro come non vi sia il quadro delle priorità strategiche che il governo regionale intende realizzare con queste risorse, questo è un motivo di ulteriore preoccupazione. E’ emerso poi che sarà raggiunto il target di spesa dei fondi comunitari ma con i progetti retrospettivi e quindi senza ricadute sui territori. Auspico – ha concluso Mammoliti – che dopo la firma dell’accordo di coesione il governo regionale apra una riflessione con tutte le componenti della Calabria». Secondo Ernesto Alecci (Pd) «non c’è bisogno di pontificare, basta aspettare per vedere i risultati. Mi auguro che questi risultati ci siano, me lo auguro soprattutto per i calabresi».
A replicare il presidente della Regione Roberto Occhiuto, che ha anzitutto specificato come «la Calabria dovrebbe essere la prima del Sud a stipulare l’accordo di coesione con il governo, spero che la firma possa esserci entro il 15 febbraio». Nette le considerazioni di Occhiuto sugli interventi dai banchi del centrosinistra: «Ho sentito dire che la politica di coesione non ha funzionato in Calabria e nel Mezzogiorno, ma chi ha governato in questi 20 anni? Io – ha rilevato Occhiuto – ho ereditato un miliardo di Fsc non speso, e certo non si può rimproverare nulla alla compianta Jole Santelli, che si è trovata con l’emergenza Covid, o a Spirlì che ha governato quando ogni mese si pensava si dovesse votare. Molti gufi dicevano che non avremmo speso le risorse. Quando tra qualche mese saranno disponibili i dati OpenCoesione vedrete che la Calabria non perderà nemmeno un euro, abbiamo speso tutto» Quanto all’osservazione sul peggioramento dei dati macroeconomici il presidente Occhiuto ha rilevato che «se i consiglieri di opposizione avessero fatto studi di economia saprebbero che si tratta di dati che non cambiamo con una tempistica immediata. Mi stupisco a volte di una strumentalità così marchiana. Dispiace – ha quindi sostenuto Occhiuto – non aver letto l’ultima fatica letteraria del gruppo Pd, il Libro Bianco, ma nel momento in cui si rappresenta il fallimento delle politiche di coesione un po’ di autocritica la si dovrebbe fare. Abbiamo fatto in due anni molto di più di quanto fatto prima di noi in 20 anni, di certo non sono soddisfatto perchè c’è ancora da fare»
Un passaggio sul Ponte sullo Stretto da parte di Occhiuto: «Ho deciso di contribuire per il Ponte per il 2%, che costa 4 miliardi, e per opere che hanno valore per la Calabria, e ho ottenuto di inserire i 300 milioni nell’accordo di coesione perché penso che se partono i lavori del Ponte il Ponte si realizzerà ma li ho messi nell’accordo di coesione perché se i lavori non partono questi fondi sono rimodulabili per altre priorità. Poi ovviamente mi auguro che il Ponte si farà essendo una grande attrattore. Ma senza i 300 milioni per il Ponte pensate che avessimo avuto i 3 miliardi per la Statale 106?». Il capitolo autonomia differenziata: «Ripeto che non ho alcun complesso né nei confronti del mio partito né nei confronti del governo nazionale, l’ho già dimostrato in altre circostanze, come l’eliminazione del reddito di cittadinanza. La mia convinzione – ha ricordato Occhiuto – è che per come uscita dal Senato la legge senza i 70.80 miliardi per finanziare i Lep non può dare luogo a intese. Io ho la disponibilità al confronto senza alcun complesso, ma sempre nell’interesse della Calabria e continuerò a fare così. Leggerò il Libro Bianco del Pd, soprattutto desidererò leggere insieme a voi alla fine di questa legislatura per verificare insieme quanto bianco possa essere questo libro e quanto grigio o nero possono essere i libri non scritti in passato». (a. c.)
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