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Polistena, occupazione degli alloggi popolari. Tripodi: «Pronti a costituirci parte civile»

Il sindaco Tripodi: «L’Amministrazione Comunale di Polistena sostiene l’azione di Magistratura e Carabinieri»

Pubblicato il: 31/01/2024 – 16:39
Polistena, occupazione degli alloggi popolari. Tripodi: «Pronti a costituirci parte civile»

REGGIO CALABRIA Appresa la notizia dell’indagine sulla presunta occupazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica sine titulo condotta dalla Procura della Repubblica di Palmi, l’Amministrazione Comunale di Polistena sostiene l’azione di Magistratura e Carabinieri, riservandosi di valutare un’azione di parte civile qualora il Comune possa essere individuato tra le parti offese. «Buona parte dei 300 alloggi popolari presenti sul territorio di Polistena e realizzati tra gli anni 60, 70, 80, 90 sono infatti di proprietà dell’ATERP, solo una parte residua da qualche anno è stata trasferita dall’Agenzia del Demanio al Comune che ne gestisce la parte amministrativa», sottolinea il sindaco Michele Tripodi. «Nel merito giova ricordare che il 30 aprile 2014 l’Amministrazione guidata dal sottoscritto, attraverso attività del Comando di Polizia Municipale, ha trasmesso un rapporto completo all’ATERP sullo stato degli alloggi di propria competenza a cui ha fatto seguito una corrispondenza negli anni seguenti. Emerge inoltre che, a differenza di quanto affermato dal gruppo di opposizione sempre intento a confezionare mascalzonate anche quando si parla di cose più serie e delicate come le politiche abitative, proprio nel periodo delle nostre Amministrazioni siano state denunciate dal Comune alcune occupazioni abusive, e contestualmente siano state redatte le graduatorie degli aventi diritto con relativa assegnazione di alcuni alloggi comunali ristrutturati. Più recentemente, inoltre, si è proceduto ad avviare limitatamente agli alloggi acquisiti dal Comune, dunque effettivamente amministrati dal Comune, le conseguenti procedure di regolarizzazione degli inquilini consentite dalla legge. Tutto ciò testimonia che le politiche abitative siano state attenzionate e considerate nel modo giusto», aggiunge. «Il gruppo di minoranza, per denigrare il sottoscritto, ha invece manomesso persino il testo di una risposta ad un’interrogazione nella quale testualmente rispondevo così: “Dalle verifiche effettuate al momento non risultano alloggi popolari del Comune occupati abusivamente. Sono in corso ulteriori verifiche sulla titolarità dell’assegnazione degli alloggi popolari non necessariamente di proprietà comunale da parte della Polizia Municipale”. Chiarito ciò, va aggiunto infine che le politiche abitative in Calabria richiedono un dovuto approfondimento poiché spesso le occupazioni improprie di alloggi popolari derivano, per alcuni nuclei indigenti, dal bisogno di avere un tetto dove stare o da mancate volture e regolarizzazioni. Altra cosa sono le truffe, le speculazioni come gli affitti in nero, la decadenza dal diritto, la perdita dei requisiti richiesti e specificati dalla legge 32/1996 che, giova sottolinearlo, periodicamente viene fatta applicare ex post con ricorrenti sanatorie normative», conclude. (redazione@corrierecal.it)

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