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L’intervista

Tonno Callipo, Saragò: «Soddisfatto del nostro campionato, ma possiamo fare di più»

Per la squadra giallorossa quarto turno di stop e sosta di due settimane. Il centrale 24enne: «Pause che spezzano il ritmo»

Pubblicato il: 31/01/2024 – 20:07
Tonno Callipo, Saragò: «Soddisfatto del nostro campionato, ma possiamo fare di più»

VIBO VALENTIA Ennesimo turno di stop per la Tonno Callipo in un anomalo torneo di Serie B. Il prossimo week end si completa la lunga sosta di ben due settimane per la Coppa Italia di categoria. Così sono già quattro i turni di riposo finora osservati in Serie B il cui girone I, che comprende la Tonno Callipo, è l’unico fra tutti i 9 ad avere solo 11 squadre, dunque una in meno. Addirittura i gironi C ed F di squadre ne hanno 14. La Tonno Callipo sta proseguendo nel lavoro giornaliero, per presentarsi al meglio nella trasferta di Viagrande che segnerà l’inizio del girone di ritorno. Con il centrale 24enne Francesco Saragò analizziamo questa fase del campionato. Per lui quest’estate si è trattato di un ritorno a Vibo, avendo praticamente iniziato nelle file della Tonno Callipo. Ed assieme agli altri elementi più esperti, Mille e Cimmino, sa di dover fare qualcosa in più per trascinare questo giovane gruppo giallorosso alla salvezza.

Francesco, quanto influiscono tutte queste pause sul vostro campionato?

«Molto. Purtroppo ci toccherà aspettare un altro sabato per poter riprendere a marciare in campionato. Sicuramente non è un bene per noi come non lo è per le altre squadre. Ciò perché siamo stati fermi quasi un mese per la pausa natalizia ed ora, dopo aver concluso il girone di andata con le ultime due giornate, siamo stati costretti a non giocare per due settimane, la qual cosa sicuramente spezza il ritmo di gioco».

Avete 12 punti in 11 gare: si poteva fare qualcosa in più?

«In parte mi ritengo soddisfatto, di certo i punti che abbiamo in classifica non rispecchiano le prestazioni che abbiamo offerto in campo, al di là delle partite di Letojanni e dell’ultima a Reggio contro la forte capolista Domotek. Certamente con i miei compagni siamo sicuri di poter fare ancora molto di più».

Sei reduce da due campionati di A3 a Modica: c’è molta differenza con l’attuale Serie B ed in cosa in particolare?

«Diciamo che dalla B alla A3 la differenza sta soprattutto nei ritmi di gioco. Nel senso che cambiano gli allenamenti essendo più pesanti, oltre a prevedere qualche seduta in più. Inoltre il campionato non si ferma mai, visto che si gioca anche durante le feste natalizie. Tuttavia devo dire che nonostante sia sceso di categoria, a Vibo ho trovato un coach come Piccioni che ha fatto parte di roster di A1 e il secondo Maragò, scoutman in A2 lo scorso anno, molto preparati e con uno standard di allenamento di tutto rispetto per la categoria, dunque siamo pronti a tutto».

Alla ripresa a Viagrande: quale obiettivo vi prefissate per questa trasferta?

«Ci aspetta un match molto delicato: nell’arco del girone di andata hanno perso uno dei loro punti di riferimento come Boscaini, ma possono puntare su Fichera e Ferraccú. Dal canto nostro sappiamo benissimo quello che vogliamo e speriamo di ottenerlo. Già dopo la partita di Reggio ci siamo messi al lavoro per questo match, in modo da arrivare nel miglior modo possibile alla ripresa del torneo».

La bagarre in coda vede coinvolte almeno quattro squadre per evitare la retrocessione: cosa conterà di più per spuntarla?

«L’obiettivo prefissato ad inizio anno è la salvezza, se il campionato finisse ora potremmo dire di averlo raggiunto, ma purtroppo di strada ce n’è ancora tanta prima di poterlo ottenere. Il divario dalle zone calde non è molto ampio, quindi bisogna ancora lottare e dare sempre il massimo in tutte le partite, al di là dell’avversario. Purtroppo siamo un po’ penalizzati dal fatto che avremo quasi tutti gli scontri diretti fuori casa, però ricordo che all’andata abbiamo espugnato un campo difficile come quello di Palermo. Oltre ad aver messo in difficoltà il quotato Lamezia, che lo scorso anno ha giocato i play off promozione».

A livello personale ti ritieni soddisfatto finora o punti a fare ancora meglio da qui in avanti?

«Di certo non mi sento arrivato, perciò punterò sempre a migliorare sfruttando le mie potenzialità. Ho la fortuna di avere due allenatori che ogni giorno in palestra mi dando consigli e suggerimenti per rendere tutto più facile».

Il giocatore che ammiri?

«Gioco a pallavolo da quasi 6 anni, prima come tanti bambini ho iniziato col calcio, per cui non ho avuto un giocatore di volley a cui mi ispiravo. Anche perché la prima partita di pallavolo che ho visto è stata gara-3 dei play out della stagione 2017/2018, in cui la Tonno Callipo superò Sora per 3-2. Piuttosto come riferimenti penso a Fabrizio Garofalo e Andrea Raso miei ex compagni di reparto nell’avventura di Modica. È grazie a loro che, negli ultimi due anni, sono cresciuto e migliorato molto, sia in campo che fuori».

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