ROMA «Matteo Di Pietro non andrà in carcere. Credo che questa sia una condanna in linea che sono le finalità del nostro ordinamento, di rieducazione, di risocializzazione proprie della sanzione penale. Sono cardini fondamentali del nostro ordinamento penale, previsti dalla Costituzione e importanti nel valutare poi la correttezza di questa pena. Nessuna condanna può mitigare il grave lutto, la grave perdita». E’ quanto riferisce il difensore dello youtuber, l’avvocato Antonella Benveduti, dopo il patteggiamento a 4 anni e 4 mesi per l’incidente stradale di Casalpalocco durante il quale è morto un bimbo di 5 anni. «La pena comminata per omicidio stradale per lo youtuber è troppo bassa. C’erano tutte le aggravanti e la velocità era quattro volte superiore al consentito in una zona 30. Così non si fa giustizia per la famiglia del bambino ucciso. Di Pietro potrà usufruire delle misure alternative al carcere e la concessione del patteggiamento si risolve di fatto in una pena irrisoria. Non è una bella pagina per le vittime della strada». Lo afferma il presidente dell’Associazione vittime incidenti stradali (Avisl) onlus, l’avvocato Domenico Musicco.
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