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«Nel 2020 e 2021 parziale adeguatezza del sistema dei controlli interni alla Regione»

Deliberazione della Corte dei Conti che ha individuato diversi «profili di criticità con procedure ancora in fase iniziale e poca comunicazione»

Pubblicato il: 03/02/2024 – 7:50
«Nel 2020 e 2021 parziale adeguatezza del sistema dei controlli interni alla Regione»

CATANZARO «In esito all’esame della Relazione del Presidente della Regione sul sistema dei controlli interni del 2020, 2021 e della risposta istruttoria relativa anche ad alcuni aspetti del 2022, si rileva la parziale adeguatezza del sistema regionale integrato dei controlli interni». Lo scrive la sezione regionale della Corte dei Conti in una deliberazione adottata a fine 2023. Nella delibera la magistratura contabile in generale «dà atto che le modifiche normative introdotte nel 2022, che innovano il sistema dei controlli sotto il profilo della verifica della legalità e regolarità dell’azione (legge regionale 42/2022 e legge regionale 16/2022, articolo 2, abrogativa degli articoli da 29 a 36 della legge regionale 8/2002, afferenti al Titolo IV “Controlli e Piano operativo”), si pongono in linea con l’esigenza di perseguire una migliore realizzazione degli obiettivi di buon andamento della Pa; purtuttavia, allo stato, dalla verifica in esame degli anni 2020 – 2021, è emerso che le procedure di controllo sono talvolta ancora in fase iniziale, difettando la comunicazione degli esiti che a tali ricognizioni fanno seguito».

Le principali criticità

Per la Corte dei Conti sono diversi «i profili di criticità» individuati. Anzitutto «la assenza del controllo sulla qualità dei servizi: la Sezione sottolinea la rilevanza di tale tipologia di controllo e rimarca che, per l’attendibilità dei risultati, è altresì necessario che le verifiche di gradimento attivate non siano episodiche e saltuarie, ma metodiche e cadenzate e che si svolgano anche con riferimento e in confronto con altre realtà amministrative, in base a parametri adeguati». Altra criticità: «Genericità dei controlli successivi di regolarità amministrativa, atteso che – si legge nella deliberazione – non vengono indicate le tipologie di atti sottoposti a controllo, su cui sono state riscontrate le irregolarità (10% nel 2020 e 8% nel 2021). Si auspica la pronta predisposizione di tale reportistica, da cui risulti la casistica degli atti amministrativi che sono stati restituiti ai settori proponenti al fine della loro modifica ed integrazione». Le Relazioni sui controlli 2020 – 2021 e l’analisi estesa al 2022 «confermano – sostiene poi la Corte dei Conti – che, presso la Regione, non è stato attivato un sistema stabile e strutturato di contabilità analitica, integrato con la contabilità finanziaria: la Sezione ribadisce l’importanza dell’implementazione di un sistema integrato di contabilità analitica, anche al fine di rendere il monitoraggio dei costi di funzionamento più efficiente e tempestivo». Infine, la Corte dei Conti rimarca anche «la mancata verifica, da parte della Regione, dell’impatto del lavoro agile sulla continuità e qualità dei servizi pubblici prodotti dall’Ente».

La sede della Corte dei Conti a Catanzaro

Le “raccomandazioni” alla Regione

Nella relazione sui controlli 2020-21 la Corte dei Conti poi fa anche alcune raccomandazioni alla Regione: «Nell’ambito del controllo di gestione, si evidenzia la necessità di una considerazione triennale degli obiettivi assegnati, nell’ottica di una migliore integrazione degli obiettivi di performance con gli strumenti di programmazione e strategici, nonché con il piano triennale anticorruzione di cui alla legge 190/2012. Nel ciclo della performance e nel sistema di valutazione – specifica la magistratura contabile – necessità di indicare e quantificare gli obiettivi operativi in raffronto alla pianificazione strategica. Necessità di accelerare la valorizzazione degli enti del sistema regionale, e le procedure di dismissione, laddove ancora in corso; indicare le modalità dello svolgimento del controllo analogo, fornendone gli esiti».

Sanità

Focus della Corte dei Conti sui controlli sulla gestione del servizio sanitario per il 2020-2021. Con riferimento al monitoraggio risk management, per i giudici contabili «occorre che siano trasmessi gli esiti dell’attività di monitoraggio svolta dalla Regione, fornendo indicazioni delle misure adottate in concreto a seguito dell’analisi dei fattori di rischio e delle criticità emerse, così da realizzare, attraverso la indicata gestione integrata del rischio, un miglioramento della qualità delle prestazioni sanitarie, (apprendere dall’errore), maggiore sicurezza del paziente e conseguente anche indiretta, riduzione dei costi sanitari». Quanto al monitoraggio dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie per la Corte dei Conti «occorre che siano trasmessi gli esiti dell’attività di monitoraggio svolta dalla Regione, fornendo chiarimenti sull’organo che gestisce i tempi di attesa e indicazioni del volume di prestazioni e dei tempi di erogazione delle stesse, avendo come priorità la riduzione dei tempi di attesa».

Il Pnrr

Ultimo capitolo il Pnrr. Secondo la Corte dei Conti «necessita un più efficace monitoraggio integrato, da parte degli organi di controllo interno, del grado di realizzazione degli obiettivi, a supporto degli organi politici. Si auspica un migliore funzionamento dei sistemi informatici per l’efficace integrazione dei flussi informativi a supporto della funzione strategica e di quella gestionale, al fine di verificare in corso d’opera il conseguimento degli obiettivi del Pnrr nei tempi programmati e, in caso contrario, di adottare eventuali provvedimenti correttivi nel corso della gestione». (c. a.)

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