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restanza e resilienza

Cerisano punta sul polo tecnologico e sull’hub culturale

Il sindaco Lucio di Gioia traccia la strada. «Il nostro è un progetto serio, siamo stati bravi ad intercettare i finanziamenti»

Pubblicato il: 04/02/2024 – 18:00
Cerisano punta sul polo tecnologico e sull’hub culturale

CERISANO La notizia della realizzazione di un polo tecnologico e di ricerca unico nel Mezzogiorno a Cerisano rappresenta, evidentemente, uno degli step più importanti nel più ampio progetto di valorizzazione del borgo da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Lucio Di Gioia. Il primo cittadino, al Corriere della Calabria, si mostra soddisfatto del virtuoso percorso intrapreso. «Cerisano avrà un polo tecnologico grazie ad un impegno costante, ad anni di costruzione di rapporti che ci portano oggi a realizzare una scuola di alta formazione. In una piccola comunità significa portare cultura ma anche risorse: variabili necessarie per la sopravvivenza di un borgo».

Tra restanza e resilienza

Per Vito Teti, ospite di una iniziativa proprio a Cerisano, restare in Calabria «è un’idea “politica”, sociale ed etica». Il concetto di restanza appartiene evidentemente ai sindaci calabresi – che come Di Gioia – hanno scelto di rimanere o di tornare impegnandosi per la crescita dei rispetti comuni. «È una missione – ammette Di Gioia – ma è la nostra massima aspirazione, è quello per cui lavoriamo. Io tempo fa ho scelto di ritornare in Calabria e di dedicarmi alla mia comunità. Questo è stata certamente un’occasione, un’ambizione ma è anche un sacrificio, perché dedicarsi quotidianamente ai bisogni di una comunità intera è difficile». E un buon padre di famiglia « non bada solo dell’ordinaria amministrazione, ma lo sforzo che noi mettiamo in campo è di pensare a qualcosa di più importante per far sì che il Paese possa avere delle ambizioni maggiori non solo a livello provinciale e regionale». Da qui, l’idea di realizzare un polo culturale e tecnologico nel cuore di Cerisano. «Quello che noi stiamo costruendo è un hub culturale a Palazzo Sersale, un meraviglioso maniero che doniamo in parte al Conservatorio di Cosenza». Non servono solo buone idee, i sindaci e gli amministratori hanno necessità di poter attingere da fondi recepiti attraverso la partecipazione a bandi. «Lo dico senza alcuna modestia – me lo consenta – perché sono grato ai tanti collaboratori, agli amministratori, ai nostri tecnici con cui abbiamo messo in piedi una progettualità concreta, siamo riusciti ad intercettare dei finanziamenti importanti e adesso lo sforzo maggiore è quello di doverli investire e spendere per rendere concrete le nostre idee, ma soprattutto per il bene di Cerisano».
(redazione@corrierecal.it)

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