Fra qualche giorno, esattamente la prossima domenica, verrà quello che per me è uno dei giorni più belli dell’anno.
Perché si fa memoria di un evento che riguardo’ una ragazza povera, dal cuore puro, che, insieme a sua sorella ed un’amica, s’inoltro’ nei dintorni di Lourdes, all’epoca una piccolissima cittadina ai piedi dei Pirenei, per raccogliere la legna necessaria per scaldare la famiglia.
Il quadro è assolutamente normale, nulla lascia presagire ciò che accadrà di lì a poco.
Siamo in inverno e le temperature sono rigide; il gave, il fiume che bagna quelle terre, è quasi ghiacciato.
La raccolta non è stata molto proficua ma c’è un posto, oltre il fiume, dove spesso vengono condotti i maiali, un po’ più isolato, uno spazio “sporco” nel quale non ci s’addentra (proprio per non sporcarsi),dentro una grotta, nella quale forse si potrà trovare un po’ più di legna.
Bernadette, così si chiama la ragazza, un po’ più grandetta delle altre due, arriva per ultima ad oltrepassare l’acqua gelata (tutte e tre non hanno timore di raffreddarsi ne’ di sporcarsi pur di tornare a casa con una buona provvista).
La salute di Bernadette è malferma e non è consigliabile per lei bagnarsi, eppure la ragazzina non esita a togliere scarpe e calze accingendosi ad attraversare il fiume.
Sembra tutto normale…gesti ripetuti tante volte…nessun segno straordinario oltre al consueto vociare delle due più piccole che trovano cola’ un bel po’ di legna.
Quando d’un tratto un suono di vento avvolge Bernadette, la quale d’impulso volge lo sguardo verso la grotta e li’ vede distintamente una misteriosa signora.
E già il vento, il soffio dello Spirito Santo!
Prima di proseguire in questo racconto che, improvvisamente, si è fatto avvincente, vorrei tentare una personale riflessione.
Cosa cambia questa realtà assolutamente normale in un evento straordinario, in una visione!
Sono forse gli occhi di chi guarda?
Una semplice percezione?
Oppure quel soffio di vento orienta lo sguardo di Bernadette verso la grotta dell’apparizione?
Su questo tema noi Cristiani abbiamo un’idea precisa che i teologi, peraltro, ricollegano a puntuali passi della Scrittura.
Ma qui vorrei evidenziare ciò che mi appare più importante perfino dell’evento stesso: infatti è il soffio dello Spirito ad orientare lo sguardo di Bernadette;e’ questo che accende la visione: la “bella Signora” apparve alla ragazza perché lo Spirito Santo “scese” su di lei, facendo “spalancare” i suoi occhi.
Di qui la prima apparizione ed il racconto che ne seguì:«Io scorsi una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla sui piedi».
In questa settimana che precede la memoria del grande evento dell’11 febbraio 1858,cercherò di meditare sull’opera dello Spirito Santo nei momenti ordinari ed in quelli straordinari della mia vita.
Mi ha molto colpito, infatti, il racconto che, recentemente, mi ha fatto un carissimo amico: recatosi per chiedere ad un sant’uomo un consiglio per due persone ammalate, ha ricevuto l’invito a “pregare lo Spirito Santo”.
Quando me ne disse, supposi che un tale invito riguardasse lo Spirito difensore e protettore degli infermi. No,mi replico’ lui: ho capito, dopo la morte di uno dei due ammalati per i quali pregavo, che lo Spirito era il Consolatore, poiché la morte dell’uno aveva salvato l’altro,per dare consolazione agli afflitti.
La prima apparizione dell’Immacolata Concezione a Lourdes,con lo Spirito che apre alla visione ed il successivo invito della Vergine a segnarsi di croce, significa appunto che la Madonna,Salute degli infermi, ci invita a lasciarci inchiodare sulla croce, ad imitazione di Gesù Cristo. In questa croce non vi è soltanto la nostra protezione ma anche la nostra consolazione; come dice il mio amico, un dono dello Spirito da invocare sempre e, particolarmente, nella prova.
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