CATANZARO «Sulla realizzazione dell’ospedale della Sibaritide è determinante fare chiarezza e, allo stesso tempo, stimolare l’amministrazione regionale affinché l’opera venga consegnata alla cittadinanza senza più insopportabili rinvii». E’ quanto afferma, in una nota, Maria Elena Senese, segretario generale della Feneal Uil Calabria. «Per fare un poco di chiarezza – aggiunge Senese – vorremmo ricordare che la Regione ha trasmesso il 15 marzo 2023 l’ordine di servizio alla D’Agostino costruzioni per avere, entro il 29 maggio, la perizia di variante. La D’Agostino costruzioni ha consegnato puntualmente il 29 maggio la perizia di variante la quale ha la funzione di evidenziare le variazioni di natura tecnica ed economica rispetto al progetto esecutivo. Entro il 28 giugno 2023 la Regione ha acquisito i pareri degli enti, obbligatori per legge. Le “eventuali” prescrizioni da parte degli enti sono state recepite dall’impresa che ha avuto 15 giorni di tempo, a decorrere dal 28 giugno per fare le integrazioni e per consegnare gli elaborati economici analitici alla regione. Questi sono stati i passaggi fisiologici, forti di termini perentori». «Ricordiamo che il quadro economico iniziale – sostiene ancora la segretaria generale della Feneal Uil Calabria – era di 144 milioni di euro per 376 posti letto ma ad oggi tale ammontare è aumentato di circa 90 milioni. Riteniamo sbagliato dire che la realizzazione dell’ospedale della Sibaritide, ha scontato l’anomalo andamento dei prezzi e l’incremento del costo dei materiali da costruzione. Non è stato solo questo, infatti, a determinare la lievitazione dell’importo iniziale dell’appalto, ma è sopraggiunto il decreto Covid il quale ha imposto una variante nel progetto già approvato legata ad un ampliamento della terapia intensiva. Nella perizia di variante l’impresa ha curato anche l’aspetto dell’efficientamento energetico alla luce della normativa del 2021. Tanti i mesi passati dalla sospensione dei lavori, parliamo di marzo 2023. La perizia di variante è stata approvata, ma occorre predisporre il Pef, occorre che la Regione si impegni economicamente e rapidamente per garantire la realizzazione di un’opera attesa da troppo tempo dalla cittadinanza». Per Senese «la cifra da coprire è importante, quasi quanto quella investita sino a oggi per la realizzazione di oltre il 90% delle opere a progetto. I tempi stringono, il cantiere è fermo e sulla graticola ci rimangono le maestranze in attesa di un occupazione ma, soprattutto, un territorio che soffre di una grave carenza di offerta sanitaria di qualità, nonostante l’impegno e il sacrificio profuso dai medici Considerata la drammatica situazione sanitaria in cui versa la nostra regione, fatta di inefficienze varie che determinano una migrazione sanitaria importante, i calabresi non tollerano più gli atavici ritardi di queste importanti infrastrutture sanitarie».
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