Paola, la “calabresità” di Gottlob paparazzato anche al supermercato

«Ho più amici qui a Paola, dove abito da un mese, di quanti ne ho avuti in un anno ad Oxford», dice George Gottlob, con profonda convinzione, alla popolazione accorsa al complesso del Sant’Agostino per salutare pubblicamente l’illustre concittadino. Uno dei massimi studiosi di Intelligenza Artificiale che ha scelto di vivere in questo pezzo di terra di buona vita, come è noto a tutti, dopo che nello spazio televisivo in coda al Tg1 della sera a Bruno Vespa ha detto: «La Calabria è bellissima e Paola è un posto fantastico» è diventato a sorpresa il miglior testimonial della nostra regione.

L’iniziativa

L’incontro al Complesso S’Agostino, venerdì 2 febbraio, è stato organizzato poche ore prima dal vulcanico e volitivo sindaco di Paola, Giovanni Politano, ottenendo il beneplacito e la partecipazione del rettore dell’Unical, Nicola Leone, all’incontro pubblico. Non c’era bisogno di grande comunicazione, erano tutti pronti a partecipare. Il professor Gottlob è già paolano-calabrese a tutti gli effetti. Ci confida che ha già cucinato due volte la pasta alla ‘ndujia ed è molto soddisfatto del risultato. Il professore è di casa a Paola in questo primo approccio che è maturato quattro decenni fa a Vienna, capitale in cui svolgeva ricerche anche il professore Nicola Leone da Diamante, il quale conosce il collega Georg nell’istituto di ricerche posto vicino alla chiesa di San Francesco di Paola. Quasi un segno del destino, come quello di questa cerimonia che avviene il 2 febbraio, lo stesso giorno di quel 1483 quando il taumaturgo lascia la Calabria per recarsi in Francia e non farvi più ritorno. Una partenza storica del passato e un arrivo contemporaneo disegnano traiettorie inedite della restanza calabrese. Un risultato inseguito dal rettore Leone per 25 anni di corteggiamenti ora andati a buon fine.

La calabresità acquisita

Georg Gottlob gode della simpatia e dell’ affetto dei paolani. Paparazzato dai telefonini quando va a far la spesa al supermercato, continue richieste di selfie durante le sue lunghe passeggiate. È diventato un pezzo di genius loci identitario ben accolto e dialogante con il sindaco Politano, che guida un’amministrazione civica che ha trovato il miglior alleato possibile nel disegno di un distaccamento Unical per residenze temporanee nel dismesso Ostello della Gioventù locale, ipotesi che trova buona accoglienza da parte del rettore Leone.
È ben lieta ed entusiasta di questa calabresità acquisita anche la moglie del professor Gottlob, docente italiana che ha sempre seguito Georg in giro per il mondo, al netto dei loro interessi di studio diversificati. Si chiama Laura Carlotta, ed è una studiosa d’arte e curatrice di mostre, fresca reduce di un’esposizione di successo che ha curato all’Aranciera di Villa Borghese del Museo Carlo Bilotti a Roma dove sono state molto apprezzate le opere In mostra di Barbara Doser e Hofstetter Kurt, esponenti dell’arte concettuale austriaca contemporanea. La professoressa che ha già una rete di conoscenze amicali locali si spera possa operare nell’ambito delle esposizioni museali legate al celebre collezionista e mecenate anche a Cosenza.
Laura Carlotta, genovese, è autenticamente convinta che la Calabria sia un bel posto in cui vivere; non è come quegli attori che se girano a Isernia dicono che è il più bel posto del mondo per poi replicare la stessa frase al set successivo.
La critica d’arte mi spiega: «L’aeroporto di Lamezia Terme lo trovo eccellente. Poco distante da Paola, raggiungibile in treno, ha molti scali europei che Genova non ha. I treni sono moderni e di nuova generazione. Anche questi migliori di quelli liguri, molto logori. In autostrada poi da voi non si paga pedaggio mentre dalle mie parti i gestori delle strutture hanno creato disastri». Parole che dovrebbero farci riflettere sul fatto che non siamo sempre l’ultima ruota del carro, ma vale spesso il punto di vista e l’esperienza. Persino il cane di George e Laura ha trovato buona compagnia in questo pezzo di Calabria che aspetta da sempre il nuovo porto e l’Alta velocità ferroviaria e che ora coniuga il suo rimbalzo sociale anche grazie a questo scienziato il quale ogni giorno riceve trenta richieste di partecipazione a eventi e convegni in tutto il mondo e ormai non riesce neanche a star dietro alle mail considerato i tempi che dedica alla ricerca.

Alla manifestazione di Paola sono arrivati anche dai paesi limitrofi, c’è il figlio dell’ex sindaco Eboli, ci sono i ricercatori Paolo Zimmaro, paolano doc, e la moglie Maria Giovanna Durante, beneventana, che hanno costruito la loro carriera a studiare terremoti in California e da tempo hanno deciso di continuare la loro carriera ad Arcavacata come progetto di vita e studio. Ora Maria Giovanna specializzata nell’applicazione dell’intelligenza artificiale all’ingegneria sismica potrà molto dialogare proprio con il professor Gottlob. C’è anche il ristoratore Salvatore Fiorito che nel suo locale accoglie il professore austriaco e ne apprezza “la grande umiltà” non senza accompagnarla al fatto che la città di Paola è fucina di autorità universitarie come Leone Leonida che insegna Economia a Londra e apparve in foto con la regina Elisabetta o Eugenio Barone ordinario di Biochimica alla Sapienza cresciuti proprio con Fiorito nello stesso quartiere popolare. Qualcuno a Paola aveva chiesto la cittadinanza onoraria per Georg Gottlob. Non si assegna la cittadinanza a chi è cittadino residente. Ma per Gottlob anche senza interpellare l’Intelligenza artificiale un rimedio si trova. Prima dell’incontro pubblico, il sindaco Politano ha riunito la giunta e approvato un atto di Benemerenza civica che la vicesindaco Mariapia Serranò ha letto dopo i’intervento del professore. George Gottlob, residente e benemerito di Paola, maestro di Intelligenza Artificiale nella Calabria del XXI secolo.

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