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Assemblea Pd, le priorità di Fragomeni: la pace e la mobilitazione contro l’autonomia differenziata

Nell’assise di Vibo Valentia la dirigente nazionale dem, sindaco di Siderno, ha posto l’accento soprattutto su questi due temi

Pubblicato il: 07/02/2024 – 10:40
Assemblea Pd, le priorità di Fragomeni: la pace e la mobilitazione contro l’autonomia differenziata

SIDERNO Il tema della pace – l’unica a sollevarlo in verità – e poi la mobilitazione contro l’autonomia differenziata voluta dalla lega: sono stati questi i due punti affrontati dal sindaco di Siderno, Maria Teresa Fragomeni, componente della direzione nazionale del Pd, all’assemblea regionale del partito a Vibo Valentia. Fragomeni ha spiegato anzitutto che «non possiamo discutere senza prima lanciare un appello per la pace in Medio Oriente, in Ucraina e nel mondo intero. Le notizie di questi giorni di dicono di una pericolosa escalation della guerra, i cui effetti anche economici iniziano a farsi sentire in Europa: occorre un cessate il fuoco immediato ed una azione dell’Onu con un rinnovato unitario protagonismo europeo». Capitolo autonomia differenziata: per Fragomeni «il percorso parlamentare del disegno Calderoli procede spedito, Nicola Irto, che è l’unico fra gli eletti calabresi ad avere condotto una battaglia, più volte ha denunciato la gravità del comportamento di parlamentari che sacrificano la propria regione sull’altare degli interessi di partito. In questa assemblea abbiamo il capogruppo Pd al Senato Francesco Boccia, io credo sia la occasione giusta per lanciare una grande mobilitazione nella società.  Innanzitutto serve una campagna di informazione, i convegni e le iniziative interne – e ne abbiamo fatti tanti – non rompono il muro del silenzio che una comunicazione pubblica ormai blindata dal governo Meloni ha realizzato. Dobbiamo ragionare di volantinaggi nei mercati e difronte le scuole, di banchetti e gazebo informativi sulle principali arterie delle nostre città. Si deve da subito – ha rimarcato la dirigente nazionale del Pd – costruire un fronte ampio, con tutte le forze sociali, politiche ed associative che si sono pronunciate contro la autonomia differenziata. Benissimo ha fatto il partito regionale a raccogliere l’allarme dei vescovi calabresi. La disponibilità di Cgil e Uil e di altri sindacati di base sarà utilissima per costruire i comitati referendari. Ho lanciato nelle settimane scorse un appello a Mattarella non tanto per chiedere interventi che forse non potrà fare visti i suoi poteri, ma per sottolineare che in gioco c’è l’unità del nostro Paese». Fragomeni ha ricordato che «la Meloni è stata la più votata nel Nord alle ultime politiche ed oggi realizza il disegno secessionista di Bossi. Questa è la verità. Le diseguaglianze già enormi fra Nord e Sud saranno dapprima cristallizzate e dopo si acuiranno ulteriormente. Ma dei contenuti e dei pericoli abbiamo ampiamente detto: adesso dobbiamo passare alla fase operativa della battaglia. Casa per casa e strada per strada, io penso che il Pd calabrese, rigenerato, sia in grado di farsi carico di questo lavoro. Tocca ai nostri dirigenti, ai militanti e agli amministratori sostenere questo percorso».

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