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CONSIGLIO REGIONALE

Il Pd contesta l’anticipo del “tagliando”: «Una forzatura politica e istituzionale»

Dibattito e botta e risposta con Mancuso prima delle votazioni per rieleggere l’ufficio di presidenza. I dem: «Da parte nostra nessun accordo»

Pubblicato il: 07/02/2024 – 13:25
Il Pd contesta l’anticipo del “tagliando”: «Una forzatura politica e istituzionale»

REGGIO CALABRIA Dibattito in apertura dei lavori del Consiglio regionale. La scelta di anticipare l’elezione dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale – ha spiegato in apertura di lavori Mancuso – “è stata motivata dall’esclusivo interesse di evitare interferenze con le elezioni europee e gli altri appuntamenti elettorali, ho sentito il dovere di specificarlo”.  Sul punto è intervenuto con toni critici il consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti, per il quale “quello del presidente Mancuso mi sembra un approccio troppo minimalista e non consono all’istituzione, capisco anche ragioni di opportunità per anticipare il voto ma poteva essere l’occasione di una riflessione sull’attività del Consiglio regionale in questi oltre due anni di attività e sulla necessità di una maggiore collaborazione in questa aula, invece questa comunicazione burocratica non fa bene né alle istituzioni né alla politica. Poteva esserci un confronto schietto e di merito per rendere più efficaci i lavori del Consiglio e delle Commissioni, considerando che tante nostre proposte di legge non sono mai state discusse ed è inaccettabile perché le istituzioni non sono appannaggio di una sola parte politica. Noi – ha sostenuto ancora Mammoliti – saremo ancora più vigili e determinati nel richiedere maggiore attenzione alle nostre prerogative. E ribadiamo che il Pd non ha fatto alcun accordo per questa anticipazione del rinnovo dell’Ufficio di presidenza”. Controreplica di Mancuso: “Mi sarei aspettato che avesse risposto il capogruppo del Pd. Mammoliti però non ha tenuto conto di quanto deciso nella Conferenza dei capigruppo alla quale ha partecipato anche il capogruppo Pd, c’è un verbale che lo attesta e che sono pronto a consegnare ai colleghi. Il rinnovo – ha ricordato Mancuso – c’è stato anche quando c’era la maggioranza di centrosinistra, è una polemica fuori luogo”. Quindi, il capogruppo del Pd Mimmo Bevacqua: “Non volevamo intervenire ma siamo costretti a intervenire. Io chiedo a Mancuso di ripristinare il vecchio metodo di fare le Conferenze dei capigruppo con un intervento che veniva registrato e nel rispetto dei ruoli. Mancuso ha comunicato la volontà di procedere al rinnovo, nessuno lo nega, abbiamo perso atto della volontà del centrodestra, e noi cosa avremmo potuto fare? Il vostro racconto – ha rilevato Bevacqua – è il fatto di aver anticipato per evitare tensioni tra di noi, il nocciolo politico è tutto qui. Non accettiamo che dite che siamo stati d’accordo perché non è così. Ora a Mancuso chiediamo di essere nel prosieguo più imparziale di quanto fatto finora”. (a. c.)

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