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Monasterace, disco verde al depuratore consortile

Il sub-commissario Daffinà: «E’ il primo appalto che consegniamo. Consentirà di risolvere annose criticità»

Pubblicato il: 07/02/2024 – 7:46
Monasterace, disco verde al depuratore consortile

MONASTERACE Sono stati consegnati ieri, nel Comune di Monasterace, i lavori per la realizzazione dell’impianto di depurazione consortile. L’intervento, di un importo complessivo di 2.470.000 euro, a valere sul Patto per lo Sviluppo della Calabria, prevede la realizzazione di collettori dalle località Lambrosi, Campo Marzo e dal centro Storico del comune di Monasterace all’impianto di Torre Ellera nel comune di Camini. Tra i principali obiettivi, il potenziamento dell’impianto consortile di località Torre Ellera; la realizzazione del collettore fognario e dell’impianto a fanghi attivi a servizio del centro storico del Comune di Camini; il collettamento della zona marina di Camini all’impianto consortile e quello della frazione Caldarella dal comune di stilo alla piattaforma depurativa consortile. Alla consegna dei lavori, erano presenti il sub-commissario alla depurazione Antonino Daffinà, il Rup per la struttura commissariale, ingegner Giulio Palma, il sindaco di Monasterace, Cesare Deleo, il direttore dei lavori, ingegner Giovanni Albanese e l’impresa appaltatrice, la Nikante Costruzioni.
“Siamo certi –ha chiarito il subcommissario Antonino Daffinà – che questo intervento, il primo della mia gestione, con il Comune di Monasterace capofila, della durata massima di un anno, consentirà di venire a capo di un problema annoso che bigosna affrontare senza più alcun indugio. In sostanza –ha spiegato il subcommissario alla depurazione Tonino Daffinà – l’Ente ha predisposto un progetto complessivo che prevede un costo complessivo pari a 4.470.000,00 €, e mira a risolvere numerose criticità. Nel comune di Monasterace, infatti, sono presenti due impianti di depurazione che non assicurano un’efficienza depurativa ottimale; il primo, in Località Lambrosi tratta un carico di 3.000 abitanti equivalenti circa, mentre il secondo in loc. Campo Marzo, ha un carico generato insistente pari a circa 500 abitanti equivalenti. Ulteriori 500 circa sono quelli presenti nel centro storico che non hanno alcun tipo di trattamento depurativo”. Pertanto, “a cominciare da questo intervento, si prevede di inviare, attraverso nuovi collettori fognari –ha chiosato Daffinà – tutto il carico generato di 4.000 abitanti equivalenti di Monasterace, fino ad un collettore esistente e da qui all’impianto di Torre Ellera del comune di Camini, che ha una potenzialità (15.000 abitanti equivalenti) sufficiente a trattare il carico dei reflui fognari proveniente da Monesterace”. Il progetto prevede, inoltre, che al collettore esistente venga colettata anche la località Caldarella del comune di Stilo, che attualmente scarica a cielo aperto e non ha alcun trattamento dei reflui. Il comune di Camini, invece, presenta una criticità in corrispondenza del Centro Storico, dove tutta la zona non ha alcun impianto. Da qui la necessità di realizzare un depuratore compatto a fanghi attivi e del relativo tratto di collettamento. Un primo significativo traguardo accolto con grande soddisfazione dall’amministrazione comunale, a cominciare dal sindaco di Monasterace Cesare Deleo: “Ringrazio il subcommissario Antonino Daffinà -ha dichiarato raggiante il primo cittadino – poichè ci ha consentito di consegnare  i lavori in tempi abbastanza rapidi, determinando un vero e proprio cambio di passo sin dal suo insediamento nella gestione dell’appalto. Si tratta dei lavori di un’opera di grande rilevanza per il nostro comune e per il comprensorio, ovvero, l’impianto di depurazione consortile realizzato nella contrada Ellera del Comune di Camini, completato attraverso le opere previste in questo progetto allo scopo di renderlo funzionante. Come dire, un grosso passo in avanti sotto il profilo igienico-sanitario per il territorio di Monestarace e le aree circostanti. Auspico –ha concluso il capo dell’amministrazione – che l’impresa che si presenta in condizioni rassicuranti, possa completare i lavori nel tempo di un anno”. 
(redazione@corrierecal.it)

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