RENDE «Facciamo appello ai Commissari Prefettizi affinché accertino cosa stia succedendo all’illuminazione pubblica della città di Rende. Nonostante i recenti interventi di efficientamento energetico della rete di illuminazione pubblica, costati a quanto pare 7 milioni di euro di Agenda Urbana, la città per lunghi tratti appare scarsamente illuminata e nel complesso non si vedono consistenti miglioramenti rispetto alla situazione precaria precedente all’intervento». Lo dice in una nota Carlo Petrassi de La terza Rende. «A inizio anno, eravamo già intervenuti sull’argomento mettendo in evidenza l’inadeguatezza urbanistica e la mancanza di univocità dei corpi luminosi scelti dalla amministrazione che ha preceduto quella commissariale rispetto alle strade e alle piazze dove sono stati istallati. Inoltre avevamo evidenziato l’inadeguatezza dell’altezza di molti pali di sostegno dei nuovi corpi luminosi che appaiono troppo bassi rispetto all’ampiezza dei tratti stradali da illuminare. Riciclare i pali per l’illuminazione progettati per i vecchi corpi luminosi che avevano caratteristiche completamente diverse rispetto a quelli attuali, a quanto pare è stata una pessima idea. Non hanno nemmeno pensato a raddirizzare quelli inclinati!». «A questi limiti oggettivi, riscontrabili sia in periferia sia passeggiando tra via Rossini, Roges, Commenda e Quattromiglia, si sono aggiunte altre evidenze a cui non si riesce a dare una spiegazione, atteso che i lavori sono stati ultimati il 31 dicembre 2023. Esiste innanzitutto un problema di mancanza totale o parziale dell’illuminazione presso moltissimi incroci strategici e fondamentali della città, come la rotonda nei pressi del Parco Robinson, l’incrocio tra via Marconi e via Leonardo Da Vinci a Quattromiglia e quello successivo tra via Parigi e via Da Vinci, l’incrocio tra via Rossini e via Cavour, solo per fare alcuni esempi. Tutto questo rappresenta un pericolo incombente per pedoni e automobilisti. Esiste un problema di moltissimi corpi luminosi appena istallati che dovrebbero illuminare arterie fondamentali e che inspiegabilmente risultano spenti come quelli per esempio di via Rossini nel tratto in cui attraversa il fiume Surdo o il tratto di via Verdi che va dall’incrocio con via Cimarosa all’incrocio con via Galileo Galilei a Quattromiglia. Esiste un problema di piazze, di villette pubbliche che nonostante l’intervento di efficientamento energetico sono rimaste scarsamente illuminate, addirittura buie o non sono state oggetto di nessun intervento. Penso alla Piazza Santo Sergio a Quattromiglia, alla villetta adiacente al piazzale Genova a Roges e inoltre all’annosa e vergognosa vicenda che interessa piazza della Libertà completamente al buio nonostante i nuovi corpi luminosi. Insomma, un caos totale non si sa se dovuto solo ad un difetto progettuale dell’intervento di efficientamento, a nostro avviso evidente, o anche a una inefficace messa in opera dell’intervento stesso o ad altri motivi a cui non vogliamo nemmeno pensare. In ogni caso i cittadini meritano una spiegazione ufficiale a fronte dei 7 milioni di euro di danaro pubblico speso».
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