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Imponimento, l’infinito “braccio di ferro” per la scarcerazione di Gaetano Ruscio

Dall’estate del 2020 una lunga successione di ordinanze, annullamenti e rinvii tra Cassazione e Riesame di Catanzaro

Pubblicato il: 08/02/2024 – 7:10
di Giorgio Curcio
Imponimento, l’infinito “braccio di ferro” per la scarcerazione di Gaetano Ruscio

LAMEZIA TERME Una storia infinita, degna di un film il cui finale è ancora tutto da scrivere. È la vicenda giudiziaria di Gaetano Ruscio, lametino classe ’84, coinvolto nell’operazione Imponimento coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e condotta contro i presunti appartenenti al clan Anello-Fruci di Filadelfia e territori limitrofi. Il processo, nel troncone ordinario, è tuttora in corso e ancora in attesa della sentenza di primo grado mentre in abbreviato si attende quella d’appello.

I capi d’imputazione

Ma andiamo con ordine. Qualche giorno fa i giudici del Tribunale di Lamezia Terme – Presidente Angelina Silvestri, Giudici Maria Giulia Agosti e Gian Marco Angelini – hanno accolto l’istanza proposta dal legale Raffaele Rizzuti del Foro di Lamezia Terme e hanno emesso ordinanza con la quale ha sostituito la misura del carcere con quella degli arresti domiciliari. Lo scorso 18 gennaio, intanto, la Suprema Corte di Cassazione, accogliendo un nuovo ricorso presentato dall’avvocato, ha annullato senza rinvio l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Catanzaro relativamente al reato di associazione mafiosa (416 bis), rimettendo formalmente in libertà Ruscio. Allo stesso tempo la Cassazione ha annullato rinviando per un nuovo giudizio in relazione ad un altro episodio contestato a Gaetano Ruscio. Secondo l’accusa, in concorso con Tommaso Anello e con altri soggetti non identificati «avrebbe formulato richieste di natura estorsiva per ottenere coattivamente il pagamento di una somma di denaro quale parte loro spettante dei proventi di pregresse attività illecite». Insomma, una presunta tentata estorsione di Ruscio ai danni di Domenico Fraone, costretto a corrispondere delle somme di denaro per delle presunte fatture false per lavori effettuati presso l’immobile “Residenza Antico Borgo”, in realtà non eseguiti. Va sottolineato che proprio nelle scorse settimane Domenico Fraone è stato assolto.   

cassazione

Una lunga storia

Come anticipato, però, quella di Gaetano Ruscio è una storia giudiziaria fin qui lunga e travagliata, partita dall’arresto avvenuto con l’ordinanza del 12 agosto 2020 che ha accolto la richiesta della Dda di Catanzaro. Ordinanza poi annullata dal Tribunale della Libertà con provvedimento del 27 agosto 2020, con il successivo ricorso della Procura per Cassazione. La Suprema corte successivamente annulla l’ordinanza impugnata per un nuovo giudizio davanti al Tribunale di Catanzaro. I giudici, anche in questo caso, confermano l’ordinanza del gip del 12 agosto, disponendo così di nuovo il carcere per Gaetano Ruscio. Il botta e risposta tra la giustizia e l’avvocato di Ruscio continua e si arricchisce di nuovi capitoli: altro ricorso in Cassazione che, con la sentenza del dicembre 2021 e depositata a gennaio 2022 annulla la decisione del Tribunale del Riesame del 2021 con rinvio per un nuovo giudizio al Tribunale di Catanzaro competente. Successivamente il Riesame rigetta l’atto di impugnazione e per l’effetto conferma la misura cautelare per Ruscio. Altra decisione, altro ricorso in Cassazione per l’avvocato Rizzuti che si materializza, ad ottobre 2022, con l’annullamento della decisione del Tribunale del Riesame di Catanzaro rinviando per un nuovo giudizio. A dicembre 2022 il Riesame conferma il carcere per Ruscio dando il la ad un nuovo ricorso in Cassazione. L’avvocato Rizzuti allora propone ricorso all’esito del quale, la Suprema Corte di Cassazione, il 22 maggio 2023 annulla l’ordinanza impugnata rinviando, per l’ennesima volta, per un nuovo giudizio innanzi al Tribunale del riesame di Catanzaro che ha confermato la propria ordinanza impugnata da Rizzuti fino all’ennesima sentenza della Cassazione.

I prossimi step

Ora non resta che attendere la nuova decisione del Riesame di Catanzaro in attesa di una prima sentenza del processo Imponimento che possa fissare un punto. Intanto il botta e risposta tra l’avvocato Rizzuti e il Tribunale del Riesame è pronto ad arricchirsi di nuovi e avvincenti capitoli. Per Ruscio, infatti, è stato disposto un nuovo giudizio davanti al competente Tribunale del riesame di Catanzaro che ha già provveduto a fissare l’udienza per la data del 13 febbraio 2024. (g.curcio@corrierecal.it)

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