COSENZA Slitta la sentenza per gli imputati del processo scaturito dall’inchiesta della Dda di Catanzaro, denominata Katarion, in corso dinanzi la Corte di Appello a Catanzaro. Il rinvio è dovuto all’astensione nazionale degli avvocati penalisti.
Secondo l’accusa, sarebbero due le attività principali del core business del sodalizio criminale legato al clan Muto di Cetraro: lo spaccio di droga e le estorsioni. Sono circa 250 gli episodi di cessione di stupefacente documentati dalle attività investigative. Tra gli altri reati contestati, «associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti; produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti; estorsione, tentata e consumata, aggravata dal ricorso al metodo mafioso; detenzione illegale di armi da fuoco».
La procuratrice generale Raffaella Sforza Il collegio difensivo, in Appello, è composto dagli avvocati: Antonio Crusco, Francesco Liserre, Giuseppe Bruno, Armando Sabato, Marco Bianco, Cesare Badolato, Giovanni Salzano, Rossana Cribari, e Riccardo Errigo del foto di Locri. (f.b.)
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