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La confessione di Messina Denaro: «Mi avete preso per il male sennò non mi prendevate»

E’ uno dei passaggi dell’interrogatorio reso dal boss ai pm di Palermo il 7 luglio scorso nel carcere de L’Aquila

Pubblicato il: 09/02/2024 – 18:26
La confessione di Messina Denaro: «Mi avete preso per il male sennò non mi prendevate»

ROMA «Mi avete preso per il male sennò non mi prendevate. Con la mente ho ricostruito tutto come è stato il discorso, so che non c’è stato nessun traditore. La mattina che mi hanno arrestato la prima cosa che uno pensa è che qualcuno ha tradito. E’ stato tradito Gesù Cristo… e allora il colonnello mi ha detto ‘le assicuro che non l’ha tradita nessuno’ e io non gli ho creduto. Poi ragionando ho detto: vero è. Ho letto le carte e mi sono fatto pure una logica». E’ uno dei passaggi dell’interrogatorio reso dal boss Matteo Messina Denaro ai pm di Palermo il 7 luglio scorso nel carcere de L’Aquila, dove era recluso. Il boss ha poi risposto alle domande sulla sua “vita” a Palermo: «Che vita facevo a Palermo? Libero come quella di Campobello, perché bene o male voi avete scandagliato quella di Campobello ma in genere sempre quella vita faccio, cioè lo stesso fac-simile. Le mie amicizie non è che iniziano e finiscono solo nel mondo che voi considerate mafioso, non è così, le mie amicizie erano dovunque». Messina Denaro è stato interrogato anche sulla sua famiglia, questo il passaggio principale delle dichiarazioni del boss: «Io ho una famiglia rovinata… ma alla fin fine quale colpa ho avuto io? Posso avere colpe personali: impiccatemi, datemi tutti gli ergastoli che volete; ma che la mia famiglia sta pagando da una vita questo tipo di rapporto con me, perché mi viene sorella o mi viene fratello.Io so soltanto una cosa – aggiunge – che, però non sto facendo nessun atto di accusa, quello che… che mi avete distrutto una famiglia, rasa al suolo, ci sono dei sistemi che non vanno, lasciamo stare le condanne, ci sono dei sistemi che non vanno; ora sento dire: case distrutte… perché mia mamma che è: latitante o mafiosa? Lei…la legge, lo Stato gli ha distrutto la casa, i mobili fatti a pezzettini. Cioè dove lo volete trovare un dialogo, quando ci sono questi comportamenti?».

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