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la rissa e le indagini

La «lottizzazione» di Piazza Bilotti a Cosenza, il leader bengalese imponeva il pizzo agli ambulanti

Chi non pagava veniva picchiato. Qualcuno è stato costretto a cedere e cambiare zona. Un altro ha abbandonato l’attività

Pubblicato il: 09/02/2024 – 17:03
di Fabio Benincasa
La «lottizzazione» di Piazza Bilotti a Cosenza, il leader bengalese imponeva il pizzo agli ambulanti

COSENZA E’ la sera del 19 maggio 2021 a Cosenza, nella centralissima Piazza Bilotti un noto fast food è preso d’assalto da un esercito di adolescenti, le famiglie sono a passeggio con i loro bimbi, la vita scorre frenetica – come spesso accade – lungo Corso Mazzini: il cuore della città dei bruzi. Sulla lunga isola pedonale sostano le bancarelle dei venditori ambulanti, ognuno si ritaglia un posticinoo per esporre qualche oggetto da vendere ai tanti passanti. La routine quotidiana viene spezzata da un violento scontro tra due fazioni contrapposte di cittadini di etnia “bengalese”, tutti venditori ambulanti e quasi tutti abusivi. A riprendere l’azzuffata sono state le telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Sul posto, interviene la Squadra Volante e gli agenti della Questura di Cosenza. Numerose le telefonate che intasano il centralino delle forze dell’ordine che intervengono per sedare gli animi. Alcuni bengalesi denunciano di essere stati vittime di un violento pestaggio «poiché un loro connazionale spalleggiato da altri bengalesi voleva impedire a due di loro di esercitare la vendita ambulante nella piazza in cui si era verificata l’aggressione». Da quella rissa e da quelle dichiarazioni partono le indagini, che oggi hanno portato all’arresto di cinque persone (qui la notizia).
In buona sostanza chiunque volesse esercitare la vendita ambulante avrebbe dovuto versare «5 euro al giorno».

Le testimonianze

Il “pizzo” imposto dalla persona indicata dai denuncianti sarebbe stato prima di cinque euro e poi aumentato «a dieci euro a testa». «Richieste estorsive – annota chi indaga – che si perpetuavano sin da quando gli stessi avevano iniziato a svolgere a Cosenza l’attività abusiva di vendita ambulante in piazza Bilotti». Il presunto estortore, «pretendeva dapprima il pagamento di una quota giornaliera di 5 euro minacciando, in caso di rifiuto, ripercussioni fisiche attuate, a dire degli escussi, da altri ambulanti fedeli» ai diktat del bengalese. Due presunte vittime di estorsione avrebbero ammesso di aver ceduto alle richieste di denaro «tra il mese di marzo 2020 e fino al 19 maggio 2021». Quando uno dei destinatari della richiesta estorsiva si oppone arriva immediata «la risposta aggressiva». Qualcuno degli ambulanti deciderà di cambiare zona, un altro addirittura interromperà l’attività opponendosi alla «lottizzazione imposta» dal leader di una delle fazioni bengalesi.
(f.benincasa@corrierecal.it)

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