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L’inchiesta

Minacce e botte alla compagna anche in presenza dei figli, in manette 42enne a Cosenza

Gli agenti della polizia hanno fermato l’uomo. L’operazione dopo la denuncia della vittima

Pubblicato il: 10/02/2024 – 13:10
Minacce e botte alla compagna anche in presenza dei figli, in manette 42enne a Cosenza

COSENZA Botte e minacce reiterate. Culminate con aggressioni fisiche anche in presenza dei figli. Per questo gli agenti della Polizia di Stato di Cosenza hanno arrestato un 42enne che deve ora rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia ai danni della propria compagna, fatti aggravati dalla circostanza che le violenze, reiterate nel tempo, avvenivano alla presenza dei figli minori.

Le indagini

Il provvedimento giunge a conclusione di un’attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica e avviata a seguito di una denuncia/querela sporta dalla parte offesa lo scorso gennaio 2024. In particolare, la donna presentatasi presso questi Uffici, raccontava agli operatori di Polizia, descrivendo con minuzia di particolari, che già dall’inizio della relazione intrapresa con l’uomo era stata vista vittima di violenze, non solo verbali ma anche di aggressioni fisiche, culminate con precedenti arresti dello stesso.
Tuttavia nei primi giorni dell’anno accadeva un ennesimo gravissimo fatto, dove ancora una volta il compagno si rendeva protagonista di un episodio di violenza. Nella fattispecie, per futili motivi, l’uomo iniziava a inveire nei suoi confronti e dopo averla minacciata di morte, l’afferrava da dietro e le sferrava un pugno sul volto causandole la rottura di due denti anteriori. Il giorno dopo, nonostante il soggetto ritornava a inveire contro la stessa, questa riusciva ad allontanarsi dall’abitazione e recarsi presso gli Uffici della Questura per sporgere denuncia dei vari avvenimenti, accaduti nella maggior parte dei casi alla presenza dei figli minori.
La donna è riuscita successivamente ad allontanarsi, insieme ai figli minori, dall’abitazione in cui conviveva con il suo aguzzino, per rifugiarsi presso la casa dei genitori, ma nonostante ciò, continuava iniziava a tempestarla di messaggi minatori, tramite l’applicazione social WhatsApp. L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, diretta dal Procuratore Capo Dr Mario Spagnuolo, ha trovato il suo epilogo nel decorso pomeriggio con l’esecuzione della misura cautelare in argomento che conferma l’impegno della Polizia di Stato, e quindi degli uomini della Questura, diretta dal Questore della provincia di Cosenza, dr. Giuseppe Cannizzaro, e dell’Autorità Giudiziaria, nell’affrontare il fenomeno della violenza di genere. In particolare il personale della Squadra Mobile, si è subito attivato  al rintraccio  dell’uomo che è stato poi condotto presso la locale Casa Circondariale.

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