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Stazione di Sibari depotenziata, Papasso: «La “bretella” divide il territorio come l’autonomia differenziata»

Il primo cittadino si oppone al bypass di raccordo tra le linee ferroviarie, per Crotone e per Cosenza. «Isolerebbe Cassano allo Ionio»

Pubblicato il: 13/02/2024 – 12:55
Stazione di Sibari depotenziata, Papasso: «La “bretella” divide il territorio come l’autonomia differenziata»

CASSANO ALLO IONIO «Cassano allo Ionio dice no alla mafia ogni giorno». Il sindaco Gianni Papasso annuncia così – ai nostri microfoni – i temi legati alla grande manifestazione in programma sabato 17 febbraio e organizzata da Libera.
Un’iniziativa importante, «per lavorare in modo concreto alla costruzione di un momento forte di coscientizzazione contro la cultura mafiosa il cui peso nella realtà della Sibaritide è piuttosto significativo e rilevante». L’iniziativa cade dieci anni dopo il barbaro assassino di un bimbo di tre anni, Cocò Campolongo. Che nel giugno del 2014, convinse il Santo Padre, Papa Francesco, aa scendere a Cassano, in una grande iniziativa pubblica alla quale parteciparono oltre 250mila persone. In quella occasione, Bergoglio scomunicò i mafiosi. «Noi combattiamo la mafia tutti i giorni. Le testimonianze sono tantissime. Siamo sempre da parte dello Stato. Sabato ci sarà Don Ciotti e insieme diremo no e basta alla mafia».

L’autonomia differenziata

Il sindaco di Cassano allo Ionio, questa mattina, ha preso parte al sit-in organizzato dai sindaci del Cosentino dinanzi la Prefettura di Cosenza. Guidati dalla sindaca di San Giovanni in Fiore e presidente regionale di Anci, Rosaria Succurro, i primi cittadini hanno ribadito la contrarietà al Ddl Calderoli definito «spacca Italia». «Non è possibile dividere il Paese in due e spaccare l’unità istituzionale. Noi sindaci che combattiamo tutti i giorni con i problemi difficilmente risolvibili. Immaginate un po’ se alcune competenze dovessero passare alle regioni, come potremmo amministrare? Come potremmo condurre le nostre comunità verso il futuro? Il primo cittadino poi aggiunge: «Spero che il Parlamento possa rinsavire, rivedere ciò che è stato approvato in Senato e dare la possibilità ad una maggiore riflessione».

La bretella della discordia

C’è un altro elemento potenzialmente diviso che coinvolge direttamente Cassano Allo Ionio. Il riferimento è alla soppressione della storica stazione ferroviaria di Sibari, che sarebbe by-passata da una “bretella di raccordo” tra le due linee ferroviarie, per Crotone e per Cosenza, senza far capo, appunto, alla stazione di Sibari. Sul punto Papasso è decisamente categorico: «Per la famosa bretella vale la risposta data rispetto all’autonomia differenziata, assolutamente no perché dividerebbe la Piana di Sibari, isolerebbe Cassano e l’Alto Ionio». Come ha avuto modo di spiegare il primo cittadino, «già negli anni Ottanta circolava un progetto per ottimizzare la percorrenza dei treni sulla tratta Sibari-Cosenza. All’epoca esistevano diverse stazioni tra cui quelle di Thurio e di Cassano-Doria. La bretella di Thurio (ricadente nell’allora Comune di Corigliano Calabro) doveva servire a collegare – e potenziare – le due stazioni per risparmiare una decina di minuti nel collegamento tra la linea jonica e Cosenza e la linea tirrenica. Questo progetto, però, non è stato mai realizzato: gli anni sono passati ed entrambe le stazioni di Thurio e Doria sono state chiuse dalle Ferrovie dello Stato». «Quello in discussione oggi – chiosa Papasso – è un progetto totalmente diverso: si tratta di una curva, una “lunetta”, da realizzare in una zona centrale di Sibari che collegherebbe la linea ionica con la Sibari-Cosenza tagliando fuori, escludendo e depotenziando, la stazione di Sibari».
(f.benincasa@corrierecal.it)

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