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Il blitz

Avrebbero chiesto il “pizzo” ad un imprenditore nel Crotonese, in 5 finiscono in manette – I NOMI

Farebbero parte del clan Ciampà-Martino. Indagini scattate dopo la denuncia della vittima

Pubblicato il: 14/02/2024 – 8:49
Avrebbero chiesto il “pizzo” ad un imprenditore nel Crotonese, in 5 finiscono in manette – I NOMI

CUTRO Estorsione aggravata dal metodo mafioso. Con questa accusa gli agenti della polizia di Stato – su disposizione del gip del Tribunale di Catanzaro che ha accolto la richiesta della Dda del Capoluogo – hanno arrestato cinque persone. Si tratta di cinque soggetti, finiti in carcere, ritenuti legati al clan Ciampà-Martino di Cutro.
In particolare si tratta di Giuseppe Ciampà, 42 anni, Salvatore Ciampà, 36 anni, Francesco Martino, 27 anni, Salvatore Martino, 30 anni e, infine, Carmine Muto, di 39 anni.

L’indagine

Il provvedimento restrittivo è stato adottato al termine di un’indagine avviata nel settembre del 2023 sulla base delle dichiarazioni raccolte da un imprenditore che riferiva di esser stato avvicinato da alcuni soggetti gravati da precedenti penali e di polizia. Le successive acquisizioni probatorie, frutto di attività di intercettazione telefonica, ambientale e telematica nonché di attività di video ripresa, arricchite dalle dichiarazioni rese da altri imprenditori, potenziali vittime di fatti criminosi analoghi, consolidavano l’ipotesi investigativa iniziale e cioè dell’attuale operatività di alcuni componenti delle famiglie Ciampà-Martino, i quali gestivano attività illecite sul territorio per rafforzare l’egemonia del sodalizio criminale d’appartenenza, principalmente attraverso l’attività estorsiva.
La prosecuzione delle indagini ha evidenziato che gli indagati, al fine di costringere le persone offese a versare somme di denaro non dovute, li minacciavano esplicitamente o con atteggiamenti impliciti, tipici della cd. estorsione ambientale, seppur in alcuni casi nella forma tentata.
All’esecuzione dei provvedimenti restrittivi hanno partecipato dalle prime ore dell’alba un centinaio di donne e uomini della Polizia di Stato, appartenenti alla Squadra Mobile di Crotone con la collaborazione del personale del Servizio Centrale Operativo –Sezione Investigativa di Catanzaro e delle Squadre Mobili di Catanzaro e Reggio Emilia, Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza, nonché con il supporto delle unità cinofile della Questura di Vibo Valentia.

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