PAOLA «Il rilancio turistico del Tirreno cosentino porta, indubbiamente, al rilancio turistico definitivo della Calabria tutta e, in tal senso, il tracciato dell’alta velocità diventa elemento essenziale per tutto il comprensorio ed anche per interconnettere, alla stazione di Paola, il porto di Gioia Tauro e l’aeroporto di Lamezia Terme».
È questo, in sintesi, il messaggio venuto fuori dall’incontro tra i sindaci del Tirreno cosentino ed altri attori istituzionali della Regione, organizzato dall’Amministrazione comunale di Paola e svoltosi al Sant’Agostino. L’incontro fa idealmente seguito a un vertice con i sindaci del resto della provincia ospitato a Palazzo dei Bruzi meno di un mese fa.
A coordinare i lavori il sindaco Giovanni Politano, con a fianco i colleghi Cosimo De Tommaso (San Lucido), Giacomo Middea (Fuscaldo), Francesco Candreva (Falconara Albanese), Vincenzo Pellegrino (Amantea), Giacinto Mannarino (Longobardi), Michele Guardia (Sangineto), Francesco Grosso (Bonifati), Tommaso Cesareo (Cetraro), Biagio Praino (Tortora) e Saverio Russo, in rappresentanza dei Comuni di Nocera Terinese, Lamezia Terme, Gizzerja e Falerna. Presente anche il consigliere provinciale Alfonso D’Arienzo.
Tutti d’accordo sulla necessità di tutelare ed anzi incentivare, con più investimenti, la centralità del nodo ferroviario di Paola – senza creare o alimentare dualismi o divisioni, rispetto, ad esempio, all’area urbana cosentina – che è una cerniera di congiunzione tra area urbana, turismo religioso, turismo montano (con i cammini), turismo portuale ed il turismo legato all’arte ed alla cultura.
Per non parlare dei numeri, sui quali riflettere: oltre 35mila treni che, annualmente, vi fermano. Ed oltre 1 milione di passeggeri.
Una centralità dimostrata anche dalla presenza bipartisan dei consiglieri regionali Sabrina Mannarino (FDI), Pietro Molinaro (Lega), Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci (Pd), che sostengono il percorso dell’alta velocità sul Tirreno cosentino, senza ovviamente mortificare gli altri territori.
«La nostra posizione e la nostra battaglia non sono di campanile, bensì vogliamo che, dall’alta velocità sul Tirreno cosentino, ci si incammini verso un percorso virtuoso che porti, la stessa, a coprire e collegare anche altre aree della Calabria», hanno sottolineato i presenti. «Perciò, siamo qui per tutelare, difendere e chiedere ancor più attenzione per tutto il nostro sistema turistico, che ha, nel Tirreno cosentino, la sua principale porta d’ingresso e siamo certi che insieme potremmo continuare a rafforzare la rete istituzionale e politica che vede Paola baricentrica rispetto ad aree e territori che devono essere collegati tra loro e, soprattutto, facilmente raggiungibili da ogni parte d’Italia».
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