LAMEZIA TERME Nuovo appuntamento con Telesuonano, il talk in onda ogni mercoledì alle 21 su L’altro Corriere Tv (Canale 75 dtt). Ospite in studio Filippo Mancuso, riconfermato presidente del Consiglio regionale. A metà legislatura, quasi sempre, si ricorre a quello che in gergo viene definito “il tagliando”: si rinnova l’ufficio di presidenza, si rinnovano le presidenze delle commissioni consiliari. «Non vorrei parlare di successo, vorrei parlare di una elezione che garantisce anche le opposizioni. Io non mi sono mai sottratto al confronto, non ho mai rifiutato di portare in aula qualche richiesta delle opposizioni, come i dibattiti sulla sanità, sull’autonomia differenziata», dice Mancuso rispondendo alle domande dei conduttori, i giornalisti Ugo Floro e Danilo Monteleone.
«Per avere un buon governo e una buona attività di gestione è necessaria un’attività legislativa che sia collaborativa. Quindi è inutile che dicano Filippo Mancuso è allineato al Presidente Occhiuto, perché secondo me è alla base per produrre buoni risultati. C’è una Calabria che ha bisogno di norme buone e innovative, e le stiamo producendo. Penso che Roberto Occhiuto stia dando questo impronta», sostiene Mancuso. Tuttavia, nonostante il clima sereno, il presidente del Consiglio avrà da sbrogliare una importante matassa: quella delle commissioni. «Il regolamento dice che ho sei mesi di tempo per le nuove commissioni. E’ apparsa una nota di Mimmo Bevacqua (consigliere regionale del Pd) che non parteciperà alla conferenza dei capigruppo. Penso debba fare un po’ pace con se stesso, non c’è la rappresentanza di tutti i membri del Pd nelle commissioni per scelta del suo predecessore, il senatore Nicola Irto. Non hanno coperto tutte le commissioni, quindi con questa sua richiesta viene meno al patto iniziale, ma ho già promesso che farò in modo che il Pd sia presente in tutte le commissioni».
Mancuso si dice molto soddisfatto del contenimento dei costi del Consiglio. «Chiudiamo con un avanzo di amministrazione nel 2023 di circa 34 milioni di euro, quindi siamo nel pieno delle regole e nel rispetto di tutti i parametri». Secondo il presidente, «il tema non è il costo della politica, ma cosa produce la politica, eventualmente rapportandolo al costo. La democrazia ha i suoi costi e siamo reduci anche da anni di qualunquismo esasperato e esasperante. Non possiamo limitare tutto ai costi».
Si chiama “Disciplina del Sistema Statistico Calabria”, ed è la proposta di legge sottoscritta dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e dal vicepresidente Pierluigi Caputo. «La Calabria è una di quelle regioni priva di un proprio sistema statistico, tradotto in soldoni vuol dire conoscere i dati relativi a tutte le materie di gestione del Consiglio. Insieme al collega Caputo, che ringrazio perché lui ha materialmente messo su carta la legge, abbiamo deciso di presentare questa proposta di legge che metta la Calabria al pari di altre regioni e che ci dia anche la possibilità di commisurare il lavoro di un settore rispetto all’anno precedente. Avremo la nostra piccola Istat».
Mancuso, poi si sofferma sulla nomina di Taurianova a Capitale italiana del libro. Una lunga scia di polemiche ha accompagnato la conferma della notizia anticipata dal sottosegretario al Lavoro Durigon (qui la notizia). «Il progetto rappresenta la strada della crescita e della rinascita», dice Mancuso. Che aggiunge: «Bisogna essere orgogliosi, i complimenti vanno al sindaco Roy Biasi – non perché sia del mio stesso partito politico – ma perché è un primo cittadino che ha lavorato bene, ha una maggioranza che lo segue e ha imposto sin dall’inizio come tema centrale della sua attività politica proprio la cultura».
In questi giorni è in corso una diatriba, una schermaglia dialettica tra esponenti di Forza Italia e della Lega, sull’autonomia differenziata. Martedì 13 febbraio, i sindaci calabresi hanno manifestato davanti le prefetture dei capoluoghi per dire no – ancora una volta – al Ddl Calderoli. A prendere posizione è stata la sindaca di San Giovanni in Fiore e presidente di Anci Rosaria Succurro, espressione di Forza Italia e protagonista di uno scambio di battute al vetriolo con la senatrice leghista, Simona Loizzo (favorevole all’autonomia). Sul punto, Mancuso risponde così: «Forza Italia sull’autonomia differenziata non è titubante, la mia posizione è uguale a quella del Presidente Occhiuto. Che dice sì all’autonomia differenziata a condizione che vengano finanziati i Lep (livelli essenziali delle prestazioni)». E sugli attacchi del Pd. «Adesso cavalcherà l’autonomia differenziata perché è povera di argomenti, non c’è un’opposizione che riesce a fare a questo governo. Vorrei ricordare che l’autonomia differenziata l’ha inserita in Costituzione il centrosinistra». Il presidente del Consiglio svela un interessante retroscena riguardante i Lep, a margine di un incontro avvenuto a Roma con il ministro Calderoli. «Alla mia domanda del finanziamento dei Lep mi ha detto che la norma è variata su input proprio della Calabria e del presidente Occhiuto e riguarda il finanziamento dei Lep come condizione necessaria e obbligatoria prima di chiedere l’autonomia su ogni materia». Da un argomento spinoso, l’autonomia differenziata, ad un altro tema particolarmente rovente: la realizzazione del Ponte sullo Stretto. «A qualcuno evidentemente non va giù che si possa realizzare questa infrastruttura, ma il Ponte rappresenta una grande opportunità».
La protesta dei trattori prosegue in tutta Italia. Anche in Calabria, i presidi resistono e non retrocedono in attesa di garanzie sul futuro. «Sono totalmente dalla parte degli agricoltori – dice Mancuso – ma non c’è dubbio che siamo tutti dalla parte degli agricoltori perché l’Europa deve rendersi conto che non tutti posseggono la medesima azienda, non hanno tutte le stesse dimensioni, non svolgono tutti lo stesso lavoro, quindi bisogna tenerne conto».
Domanda secca e risposta ancora incerta. La chiosa è dedicata alle elezioni europee. Presidente, si candida? «Non lo so ancora, sono in attesa delle decisioni del partito, se il partito me lo chiede, valuterò. È un turno di straordinaria importanza. Il ruolo che l’eurodeputato riveste in questa fase storica è fondamentale».
(redazione@corrierecal.it)
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