ROMA Le esternazione di oggi a Roma del governatore della Campania Vincenzo De Luca (leggi qui) hanno provocato numerosi commenti di sdegno da parte di molti esponenti del governo. Tra questi figura anche Wanda Ferro (Fdi), sottosegretaria all’Interno. «Immaginate cosa sarebbe successo a parti invertite – evidenzia l’esponente politico calabrese – se un politico di destra avesse insultato un esponente della sinistra con gli stessi termini utilizzati da De Luca nei confronti di Giorgia Meloni. Sarebbe scattato l’allarme rosso per il ritorno del più becero e rozzo squadrismo, le ombre nere del fascismo, la democrazia in pericolo, il vilipendio delle istituzioni, lo scandalo della comunità internazionale. Al contrario, l’insulto alla destra da parte è sempre concesso, giustificato, contestualizzato. Non lo accettiamo. De Luca dovrebbe vergognarsi per avere offeso gravemente Giorgia Meloni, l’istituzione che rappresenta, i cittadini che si riconoscono in lei. E’ evidente la disperazione di chi, di fronte ai fatti concreti come la sottoscrizione dell’Accordo di Coesione con la Regione Calabria, può rispondere solo con le sceneggiate in piazza tentando di coprire i propri fallimenti amministrativi. Proponendosi come nuovo Masaniello, ma riuscendo ad essere soltanto un cafone».
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