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Ecco la “salva sindaci”: saranno responsabili solo politicamente

Due emendamenti al Decreto elettorale del forzista Occhiuto e del leghista Tosato recepiscono una storica “battaglia” dell’Anci

Pubblicato il: 17/02/2024 – 6:56
Ecco la “salva sindaci”: saranno responsabili solo politicamente

ROMA I sindaci non avranno più sulle spalle la “responsabilità oggettiva” nei casi in cui i funzionari o i dipendenti non attuassero bene e per tempo le sue ordinanze. E’ quanto prevedono due emendamenti al decreto elettorale presentati da Forza Italia e Lega che recepiscono una storica richiesta dell’Anci, quella della separazione della responsabilità politica da quella amministrativa dei primi cittadini. Una proposta che era stata rilanciata dal Pd nel Ddl Nordio, dove però aveva incontrato il “no” del governo. Ma l’iniziativa di due partiti della maggioranza lascia intendere un cambio di rotta del governo, come “spera” Mario Occhiuto, senatore di Fi e firmatario dell’emendamento. “Il sindaco e il presidente della provincia – afferma l’attuale Testo unico degli Enti Locali (Tuel) – sono gli organi responsabili dell’amministrazione del comune e della provincia”. Questo ha portato a molti casi in cui il sindaco è finito sotto processo per la sua “oggettiva responsabilità” in fatti in cui sono avvenuti episodi con danni a persone o cose. Il caso più noto è quello di Chiara Appendino per gli incidenti in Piazza San Carlo. Mario Occhiuto, per 10 anni sindaco di Cosenza, racconta un episodio: “feci un ordinanza di sgombero per degli edifici pericolanti, ma i funzionari ritardarono a fare le notifiche e la Procura mi mandò un avviso di garanzia”. L’emendamento di Occhiuto e quello del leghista Paolo Tosato, recita invece: “Nel rispetto del principio di separazione tra funzioni di indirizzo politico – amministrativo e gestione amministrativa, il sindaco e il presidente della provincia sono gli organi responsabili politicamente dell’amministrazione del comune e della provincia”. Essi “esercitano le funzioni di indirizzo politico-amministrativo loro attribuite, definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare ed adottando gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni, e verificano la rispondenza dei risultati dell’attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti”. Gli emendamenti, inoltre, eliminano dal Tuel un compito oggi attribuito ai sindaci, quello di “sovrintendere al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti”; di conseguenza l’emendamento esplicita che “i dirigenti sono responsabili in via esclusiva dell’attività amministrativa, della gestione”. “E’ un modo, spiega Occhiuto, per responsabilizzare i funzionari”. “I cittadini si rivolgono al sindaco – insiste Occhiuto – chiedono conto a lui degli atti della sua amministrazione, ed è suo interesse che la gestione sia efficiente, ma non è giusto che poi sia responsabile oltre il piano politico”. Ora si attende il responso del governo. Un identico emendamento era stato presentato dal Dem Alfredo Bazoli al ddl Nordio, come norma alternativa all’abrogazione dell’abuso di ufficio, ma era stato dichiarato inammissibile. Bazoli aveva presentato quindi un ordine del giorno che tuttavia era stato respinto dal governo e dalla maggioranza”. “Spero che i due emendamenti siano approvati – ha commentato Bazoli – ma ciò dimostra che il governo si muove solo per appartenenza”. Il decreto elettorale e i due emendamenti saranno esaminati dalla Commissione Affari costituzionali del Senato a partire da martedì mattina. (Ansa)

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