Taurianova Capitale del libro, il sindaco Biasi: «Polemiche sterili, una chance al territorio»

«Un risultato straordinario non solo per Taurianova ma per l’intero comprensorio della Città metropolitana e oltre, per l’intera Calabria». Così ai microfoni del Corriere della Calabria Roy Biasi, sindaco di Taurianova, eletta Capitale italiana del libro 2024. Un’elezione che ha provocato non poche polemiche, dopo l‘annuncio anticipato del sottosegretario Durigon che ha scatenato l’ira degli altri Comuni in corsa. «Credo che siano sterili perché che lasciano il tempo che trovano. C’è una commissione indipendente che ha valutato diversi aspetti, ha dato una motivazione e ha ritenuto di voler dare una chance ad un territorio che indietro rispetto ad altre città che obiettivamente dal punto di vista delle infrastrutture culturali erano molto più avanti, ma che ha dimostrato sul campo, attraverso un programma, che vuole avere la possibilità di mettersi al pari con gli altri. E’ una scelta condivisibile secondo il mio punto di vista che dà una chance ad un territorio che per molti anni ha dovuto subire le stigmate della ‘ndrangheta per fatti criminosi e che oggi vuole chiudere quel libro e riaprire un altro libro e scrivere una nuova storia».

«Polemiche sterili, una chance al territorio»

Sull’opportunità che viene data alla città della Piana Biasi afferma: «È un momento importante di grande visibilità per il nostro territorio, cercheremo di fare il nostro meglio per dare di noi la migliore immagine possibile, per dire al resto dell’Italia che vogliamo esserci come ci sono le altre regioni, vogliamo finalmente colmare questo gap anche culturale che c’è stato negli anni, perché abbiamo le potenzialità per poterlo fare, abbiamo le menti, abbiamo il cuore, abbiamo tutto quello che è necessario per poter emergere in questo settore importante». Un settore, afferma il primo cittadino, «importante non solo dal punto di vista sociale ma anche dal punto di vista economico perché la cultura, a differenza di molti che la pensano diversamente, è anche un traino dal punto di vista strettamente economico, ha delle ricadute importanti e la cultura produce anche ricchezza, produce lavoro e noi su questo ci vogliamo misurare e lo faremo coinvolgendo tutte le forze volenterose del territorio che vogliono impegnarsi in questa avventura straordinaria che ci è stata concessa». (m.r.)

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