In modo provocatorio partiamo assegnando un bel 10 al sottosegretario leghista Claudio Duringon per situazionismo inconsapevole. Il senatore di Salvini ha ben pensato di spoilerare prima del tempo e in forma pubblica il verdetto che ha assegnato a Taurianova il titolo di Capitale italiana del libro nel 2024 creando disappunto e sospetto nelle altre 4 candidate che hanno gridato alla pastetta interessata a favore di un Comune di stretta appartenenza partitica. Una sciocchezza istituzionale di protocollo che ha rischiato di inficiare un bel progetto di rinascita territoriale. Non tutti i mali però vengono per nuocere. Titolo ugualmente assegnato ed effetto notorietà. Grazie alla gaffe leghista mass media e giornaloni hanno dedicato grandi spazi a una notizia, che di solito viene confinata nel taglio basso delle pagine culturali, in Calabria infatti abbiamo recentemente beneficiato dello stesso titolo per Vibo Valentia senza lasciare traccia e ricordo. E in tanti hanno scoperto ora Taurianova che rovescia la sua reputazione per troppo anni legata allo stereotipo creato dalla terribile strage con 5 morti e una testa mozzata con il coltello e lanciata in aria che all’epoca fece scrivere a Pantaleone Sergi su Repubblica di ‘’una terra felice e ricca di zolle grasse, abitata però da gente infelice’’. La Taurianova di Ciccio “Mazzetta” Macrì padrone dell’Usl 27, che viaggiava in Rolls Royce e dispensava favori e lavoro a chiamata e origine dei mali della sanità calabresi. Fatti lontani oscurati oggi dai libri e da gente che aspira ad essere felice. Quando si perde si rosica. Ma si può rosicare con stile come hanno fatto i tre sindaci sconfitti di Trapani, Tito (Pz) e Grottaferrata.
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Voto 3 invece alla sindaca di San Mauro Pascoli, Luciana Garbuglia, “costernata e scioccata” per la vittoria di “una cittadina che non ha neppure una biblioteca”. Capisco che aver dato i natali ad un poeta nazionale consegni una certa spocchia, capisco l’amarezza provocata da Duringon, ma stiamo ai fatti.
Il progetto del sindaco Roy Biasi (si chiama Rocco ma è vissuto molto in Australia ricavandone pragmaticità operativa) invece si basa proprio sul recupero e il trasloco della biblioteca “Antonio Renda” che ha catalogato un fondo ricchissimo aiutandosi molto con soldi di Bilancio e con il volontariato locale che conta ben 17 associazioni coinvolti e che hanno tirato fuori i volumi dai pacchi chiusi. Bravo anche il sindaco Roy ad invitare gli altri sindaci delle città perdenti alle manifestazioni che presto partiranno e che riceveranno per rimborso mezzo milione di euro. Un sindaco leghista inclusivo Biasi, il quale al rubrichista dichiara: «Partiamo per sviluppare l’intero progetto presentato, aperti al contributo del territorio e di tutti quelli che vorranno dare il loro apporto per sfruttare al massimo questa straordinaria opportunità». Bisogna evidenziare che questa vicenda merita di essere associata anche alla presenza della libreria indie (sono solo una trentina quelle rimaste in Calabria non legate ai grandi marchi) situata nel centro storico insieme all’edicola (altro presidio di resistenza culturale) vero punto di riferimento di tutta la Piana di Gioia Tauro. È gestita da Caterina Accardi, che l’ha ereditata dal papà Michelangelo (nel 2011 premiato dalla Scuola Librai per la passione e la professionalità dedicata al mestiere) e dal nonno Giovanni che l’ha fondata un secolo fa. Situata all’interno del Palazzo Ganini la libreria è un salotto culturale molto efficiente. Aperta anche la domenica mattina, fornisce servizio a domicilio, cura i classici con attenzione sempre presenti negli scaffali e segnala chicche e novità ai clienti offrendo 7.000 titoli in un luogo di confronto e incontro con il pubblico. Una gran bella storia di rinascita quella di Taurianova che dobbiamo sostenere come calabresi. Non ubriacandoci pensando di essere diventati Francoforte o Torino. In Calabria regione con 409 comuni le biblioteche pubbliche e private da una ricerca del 2019 risultavano essere 164. Molte sono chiuse come la monumentale e antica Biblioteca civica di Cosenza (voto zero a chi lo ha determinato). Erano 93 le biblioteche sul finire del Novecento. Al tempo del digitale molto c’è da investire, assessore regionale Princi. Ancor più triste il dato che indica la Calabria come prima regione d’Italia per percentuale di famiglie che non hanno neanche un libro in casa. Ripartiamo da Taurianova. Mettiamo il libro al centro della nostra rinascita.
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Il cinema Santa Chiara nel centro storico di Rende l’anno prossimo dovrebbe compiere i suoi cento anni di sala più antica della Calabria. Condizionale d’obbligo, considerato che il commissariamento per mafia ha interrotto l’ottima attività condotta da Orazio Garofalo, regista e ultimo discendente della famiglia proprietaria che aveva avuto la gestione gratuita dall’amministrazione Manna. Un punto luminoso in un borgo incantevole ormai poco frequentato. I commissari hanno dato mandato ai dirigenti di avviare un avviso pubblico molto largo per affidare la gestione per un anno a tempo determinato, rinnovabile di eventuali altri 12 mesi, tutto a titolo gratuito. Si fa notare che il cinema ha solo 48 posti. Senza mecenati chi si prenderà in carico un’attività economica difficile e dispendiosa per costi di energia e distribuzione film? Il Santa Chiara è un gioiellino, una bomboniera, un presidio. La logica prefettizia non ha calcolato che l’Avviso pubblico non avrà grandi successi. Pensatela meglio.
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Via libera al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto. L’apertura è prevista per il 2032. Si vedrà. Intanto apprendiamo dal report di Legambiente che la linea ferroviaria jonica Taranto-Reggio Calabria e la Catania-Gela (un tratto è chiuso dal 2011 per un crollo) sono tra le peggiori d’Italia. La linea tra Gioia Tauro-Palmi-Cinquefrondi ha invece il servizio sospeso da 11 anni e non c’è progetto di riattivarle. Da Trapani e Ragusa con la ferrovia s’impiegano 13 ore 14 minuti cambiando 4 treni. Leggo una lettera di Nella Matta per la rubrica di Annarosa Macri del Quotidiano in cui si segnala che arrivando a Paola da Roma si può aspettare la coincidenza con Cosenza anche per un’ora prima di percorrere i 17 minuti del collegamento. Va meglio per gli aerei: Ryanair ha presentato 10 nuove rotte: da Reggio a Barcellona, Berlino, Bologna, Manchester, Marsiglia, Tirana, Torino e Venezia. Lamezia a Valencia e Crotone a Torino. Le tariffe dovrebbero essere basse. Strade, i sindacati confederali per martedì hanno annunciato quattro sit-in tutta la regione per ammodernare e completare la famigerata strada della morte. Servono 15 miliardi. Ricordiamo che i trasporti devono essere integrati. Un Ponte e un viaggio aereo connesso a viaggi lumaca fanno tanto esotico ma risolvono poco.
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Quando nel settembre del 2022, la direttrice del carcere di Catanzaro, Angela Paravati, lasciò la sede per altro incarico, fu salutata da un caloroso applauso di tutti i detenuti come raccontarono le cronache. Oggi quegli applausi dobbiamo considerarli diversamente considerato che la direttrice è stata arrestata per aver agevolato un trasferimento in cambio di una vacanza da sogno, ma è soprattutto accusata di aver favorito i clan del penitenziario a spacciare droga e cellulari per avere il carcere tranquillo. Un caso da studiare se queste circostanze verranno confermate. A Reggio Calabria invece un clan e un ex dirigente dell’Aterp avrebbero assegnato le case popolari secondo i loro desiderata. Un plauso alle procure che hanno svelato le due storie di malaffare.
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Voto “dieci” invece al consigliere di maggioranza di Maropati (Rc) il quale avvicinato da un conoscente, l’ex vicesindaco Sebastiano Valensise e per conto dell’ex sindaco Fiorenzo Silvestro, si sentiva offrire 25.000 euro per dimettersi entro il 20 febbraio in modo da permettere la caduta del sindaco in carica. In prima battuta il consigliere ha pensato a uno scherzo. Poi ha registrato gli ulteriori contatti e si è presentato alla Guardia di Finanza denunciando l’accaduto. Un buon esempio. Peccato che i media nazionali non ne abbiano dato notizia. (redazione@corrierecal.it)
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