COSENZA Continuano gli interrogatori delle persone indagate nell’operazione coordinata dalla Dda di Catanzaro he ha portato all’arresto di 26 persone, 16 in carcere e 10 ai domiciliari. Le accuse, a vario titolo, mosse nei confronti degli indagati sono di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e all’accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, concorso esterno in tali associazioni e istigazione alla corruzione, corruzione anche con l’aggravante mafiosa, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, procurata evasione, falso e truffa ai danni dello Stato. Domani, 20 febbraio 2024, sono fissati altri undici interrogatori di garanzia, si tratta di Loredana Cara, Domenico Cicero, Costantino Leo, Giada Pino, Sandra Santino, Franco Tormento, Francesco Viapiana, Leonardo Clemente, Margherita di Marino, Fabiola Lostumbo, Rosalia Orlando.
Altri indagati, negli scorsi giorni, hanno sfilato dinanzi al gip di Catanzaro Gabriella Pede. Bruno Bartolomeo si è avvalso della facoltà di non rispondere, il cosentino 34enne – difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Mario Scarpelli – è uno dei principali indagati nell’inchiesta. Gli altri indagati oggi sottoposti ad interrogatorio di garanzia – accompagnati dai rispettivi legali – sono stati Giuseppe Bevilacqua, Michael Castorina, Francesco Paolo Clemente, Fabio Di Marino, Immacolata Erra (si è avvalsa della facoltà di non rispondere) e Pierpaolo Tormento (difeso dall’avvocato Mario Scarpelli). Per la posizione di Erra, il legale Mario Scarpelli ha chiesto l’immediata scarcerazione riservandosi di produrre documentazione inerenti le precarie condizioni di salute dell’indagata. Tormento, invece, ha risposto alle domande del gip ed ha chiesto l’incidente probatorio, un confronto, con un altro indagato finito in carcere, si tratta di Maurizio Corasaniti. Sabato è toccato – tra gli altri – a Gino Garofalo (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri) rispondere alle domande del gip. L’indagato è finito in carcere al termine dell’operazione della Distrettuale. (f.b.)
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