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La quarta apparizione: 19 febbraio 1858

Bernadette era rimasta molto colpita dal modo della “bella Signora” di rivolgersi a lei, come “da persona persona”, interpellandola con un rispetto ed una gentilezza per la pastorella certo insoli…

Pubblicato il: 19/02/2024 – 8:59
di Nunzio Raimondi
La quarta apparizione: 19 febbraio 1858

Bernadette era rimasta molto colpita dal modo della “bella Signora” di rivolgersi a lei, come “da persona persona”, interpellandola con un rispetto ed una gentilezza per la pastorella certo insoliti. Quando tornò alla grotta, come le era stato richiesto, quindi, si presentò con una candela benedetta accesa, un segno di devozione che porterà con sé anche nei successivi incontri.
L’accompagnò, questa volta, la mamma, Louise e Bernarde Casterot, la sua madrina. La Vergine non mancò l’appuntamento ed apparve di nuovo. In questo ritrovarsi, secondo il desiderio di Maria, si realizza lo splendore incantevole di un rapporto di fiducia che si va consolidando; di questo si accorsero subito le due donne che accompagnavano la veggente. Durante la recita del rosario, infatti, il volto di Bernadette era inondato da una luce intensa, con tutta la persona protesa verso la grotta; Bernadette era completamente assorta in un’estasi che la isolava da tutta la realtà circostante.
Com’è noto, in questa apparizione, nel silenzio serbato dalla Vergine, si manifestarono delle urla demoniache, provenienti dal letto del vicino fiume gave: «Vattene via…Vattene via!» strepitavano voci stridule, fino a quando la Madonna, con sguardo severo, non le fece tacere. Perfino al cospetto della Madre di Dio, l’angelo scacciato dal paradiso non cessa di tentarci: aveva visto, infatti, il coraggio di Bernadette e la determinazione di non mancare all’impegno assunto e tentò quindi d’indurre di nuovo la ragazza in dubbio.
Questo evento produsse nella povera pastorella una grande tristezza, un po’ come succede a tutti noi quando vediamo sfregiare la bellezza dello stato di grazia nel quale Dio ci ha creati. La meditazione di oggi, fino a domani, è dunque questa: non abbiate paura!

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