COSENZA Mercoledì 14 febbraio alcune studentesse del Liceo Scientifico “E. Fermi” hanno partecipato al PCTO di Sostenibilità ambientale e hanno presentato il progetto “In cammino verso la sostenibilità” alla manifestazione organizzata in Aula Magna dall’Unical in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza.
Un progetto molto interessante, che rientra nella discussione della parità di genere nelle materie STEM (science, technology, engineering and mathematics): conoscere comportamenti discriminatori fra ragazzi e ragazze, così da superare gli stereotipi, che ancora oggi continuano a dominare la società.
Nel corso degli incontri le studentesse, coordinate dalla prof.ssa Tucci, hanno potuto partecipare alle lezioni tenute dalle docenti dell’Unical ed assistere ad esperimenti riguardanti la sostenibilità.
Il PCTO (percorso per le competenze trasversali e l’orientamento) riguarda le città sostenibili (città che cercano di bilanciare le esigenze degli individui con la salvaguardia dell’ambiente e l’efficienza delle risorse). Dei principali aspetti (come l’efficienza energica, la mobilità sostenibile, la gestione dei rifiuti, la pianificazione urbana sostenibile e l’innovazione tecnologica), nel PCTO ne sono stati trattati alcuni, evidenziati nel plastico (un’idea di città sostenibile considerando l’edificio scolastico).
La prima cosa che si può notare è la disposizione dei tetti verdi, che favoriscono l’aumento delle aree verdi urbane, rendendo l’aria più respirabile, incrementando la biodiversità urbana e permettendo il riutilizzo delle acque grigie.
Vi sono, inoltre, tetti interamente rivestiti da pannelli solari e lampioni (dotati di piccoli pannelli solari), che agevolano l’eliminazione dell’inquinamento luminoso, in quanto la luce si propaga più rapidamente, grazie al sensore collegato alla batteria d’alimentazione.
La pavimentazione stradale è costituita da Rap, asfalto riciclato. L’utilizzo del Rap riduce i rifiuti e contrasta le elevate spese di produzione, permettendo la conservazione di risorse naturali.
Per quanto riguarda l’energia, l’efficienza energetica e la mobilità sostenibile, l’economia a idrogeno potrebbe giocare un ruolo chiave nella transizione verso un sistema energetico più sostenibile e basato sulle energie rinnovabili.
L’economia a idrogeno si basa sull’uso dell’idrogeno come vettore energetico pulito e versatile, poiché, quando viene bruciato, l’unica sostanza prodotta è l’acqua (basso impatto sull’ambiente). L’idrogeno può essere utilizzato per immagazzinare energia ricavata da fonti rinnovabili in eccesso, fornendo un modo per gestire l’intermittenza delle fonti (rinnovabili). L’idrogeno contiene molta energia (circa 3 volte quella di un combustibile fossile), perciò è conveniente anche a livello economico.
L’idrogeno “verde” è prodotto dall’elettrolisi dell’acqua (per scissione delle molecole di acqua). Quindi è stoccato e utilizzato quando serve, ad esempio per alimentare automobili (nel plastico è stata inserita una stazione di rifornimento a idrogeno).
Tra i vari esperimenti, in laboratorio le studentesse hanno assistito al funzionamento di una macchina (modellino), che avviene attraverso l’elettrolisi dell’acqua in un motorino a idrogeno, alimentato a energia solare.
Tuttavia, ci sono sfide da affrontare, come il costo della produzione, la necessità di infrastrutture dedicate e l’efficienza delle tecnologie associate all’idrogeno. Questo rappresenta un impegno a lungo termine da parte di governi, industrie e istituzioni di ricerca per realizzare una società più pulita, decarbonizzata e sostenibile.
Il percorso è stato coordinato dal Centro interdipartimentale di ricerca Women’s Studies dell’Unical: con Giovanna Vingelli, direttrice del centro interdipartimentale, anche le insegnanti Noemi Baldino, Ylenia Marchesano, Isabella Nicotera, Patrizia Piro, Stefania Palermo e Marilena De Simone.
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