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Chat con l’ex presidente Anm Palamara, Liguori resta alla guida della procura di Terni

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del magistrato calabrese, ribaltando la sentenza del Tar. Il Csm aveva deliberato la “non conferma”

Pubblicato il: 21/02/2024 – 8:07
Chat con l’ex presidente Anm Palamara, Liguori resta alla guida della procura di Terni

 LAMEZIA TERME Il Consiglio di Stato, ribaltando quanto deciso dal Tar, ha confermato il  magistrato calabrese Alberto Liguori alla guida della procura di Terni. Lo scrive Rainews. Si chiude così definitivamente la vicenda legata alla mancata riconferma di Liguori a Palazzo Gazzoli da parte del Consiglio Superiore della Magistratura per le conversazioni intercorse con l’ex presidente dell’Anm Luca Palamara, e captate nel corso di una inchiesta della procura di Perugia, nelle quali il magistrato faceva pressioni per le nomine di colleghi di area in incarichi direttivi e semidirettivi. “L’idea che queste conversazioni, in cui il dottor Liguori ha espresso i propri convincimenti o sollecitato la nomina di alcuni colleghi, abbiano effettivamente inciso sull’esercizio delle funzioni assegnategli, intaccando l’autorevolezza e la credibilità della funzione direttiva ricoperta, non è tuttavia sorretta da alcun elemento istruttorio”, è scritto infatti nella sentenza della settima sezione del Consiglio di Stato presieduta da Marco Lipari. “La condotta contestata a questi – si legge ancora – non è mai giunta ad assumere una sistematicità e soprattutto una incidenza tale da compromettere l’imparziale esercizio delle funzioni, pur non potendo tale condotta certamente definirsi esemplare”. La sentenza del Tar era già stata sospesa in via cautelare dal Consiglio di Stato, in attesa del pronunciamento di merito. “Il Consiglio di stato ha evidenziato come non siano state mai messe in discussione la assoluta indipendenza e le capacità dimostrate dal Liguori”, ha commentato il difensore del procuratore capo di Terni, l’avvocato Gianluigi Pellegrino. Secondo il legale le conversazioni con Palamara “non avevano nulla a che fare con le funzioni di procuratore di Terni e avevano valenza di mera politica associativa”. Liguori ha presentato nei mesi scorsi domanda sia per la procura di Catanzaro che per la procura di Cosenza.  

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