COSENZA Si è chiusa la fase dibattimentale del procedimento scaturito dall’inchiesta denominata “Overture“, legata a presunte estorsioni, danneggiamenti, intimidazioni e reati commessi a Cosenza e nei comuni dell’hinterland. La mala cosentina – secondo gli investigatori – avrebbe messo le mani sui lavori di ampliamento dell’Ospedale “Annunziata”, sugli interventi di ammodernamento del sistema di illuminazione del campus universitario Unical di Rende e sulle opere di restauro del Convento di San Francesco di Paola a Spezzano della Sila, attraverso una intensa attività estorsiva nei confronti delle imprese assegnatarie dei lavori. Questa mattina, dinanzi al tribunale in composizione Collegiale (presidente Carmen Ciarcia), sono stati escussi due testi residui della difesa e calendarizzate le prossime udienze riservate alla requisitoria del pm Corrado Cubellotti ed alle conclusioni degli avvocati di parte civile e del collegio difensivo. Con la sentenza il dispositivo di sentenza che potrebbe arrivare nel mese di Aprile 2024. Il Collegio giudicante, inoltre, ha accolto la richiesta di acquisizione delle dichiarazioni rese dall’ex pentito Alberto Novello.
Nella scorsa udienza, Alberto Novello – chiamato a deporre – aveva ribadito di essere «sprovvisto del programma di protezione» e di non avere intenzione di rilasciare dichiarazioni. «Sotto casa di una persona sono stato picchiato, poi mi hanno seguito ed hanno provato ad acchiapparmi. Mi sono nascosto in un negozio vicino al tribunale. Ho chiamato la questura per intervenire, mi è stato detto di denunciare». (f.b.)
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