CATANZARO Per tutti è «Veronica la veneta», ma ormai un pezzo del suo cuore è calabrese. Veronica Rigoni è parte preziosa dello staff del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Che ha ricordato l’impegno della sua assistente nel corso della recente visita di Giorgia Meloni in Calabria. Il governatore ha raccontato un simpatico aneddoto svelando un hashtag che usano per comunicare quando si presenta l’ennesima emergenza in Calabria #chenesazaia. «In Veneto è complicato governare una Regione – ha spiegato il governatore – ma in Calabria è un’altra cosa, è una Regione molto complessa». Veronica Rigoni, vicentina, 34 anni, un passato da consigliera comunale a Creazzo e assistente parlamentare quando Occhiuto era capogruppo di FI alla Camera, l’ha seguito in Calabria come ricorda in una intervista rilasciata al Corriere del Veneto.
«Zaia è bravissimo, non è certo una competizione. Ma il motore amministrativo di una Regione del Nord viaggia praticamente da solo. Al Sud, il presidente Occhiuto ogni giorno si sveglia e ha dieci nuovi problemi che al Nord non esistono. Rifiuti, sanità, criminalità, incendi… #chenesazaia è nato così, in modo simpatico, perché ogni giorno siamo in trincea. Il presidente e la sua squadra stanno ricostruendo una Regione dalle macerie», dice Rigoni. Che aggiunge: «In Calabria si sta bene. È una terra molto calda, con gente meravigliosa. Una cosa mi fa soffrire: la differenza fra le opportunità di un giovane veneto e un giovane calabrese che decide di rimanere nella sua terra. Io, al contrario di chi cerca fortuna al Nord, ho fatto il percorso inverso, raccogliendo questa sfida con il mio presidente. Ed è entusiasmante». La chiosa è dedicata all’incidente stradale che l’ha vista coinvolta insieme al presidente Occhiuto. «Sono stata molto fortunata, a Catanzaro e qui in Veneto ho incontrato professionisti di altissima qualità, li ringrazio tutti».
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