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«In Calabria pubblica amministrazione spesso insensibile. Criticità nella sanità e nel Pnrr» – VIDEO

Il procuratore della Corte dei Conti, Palma: «Bene varie iniziative della gestione commissariale del Ssr, bisogna darle ancora del tempo»

Pubblicato il: 23/02/2024 – 12:04
«In Calabria pubblica amministrazione spesso insensibile. Criticità nella sanità e nel Pnrr» – VIDEO

CATANZARO «Ci eravamo lasciati in occasione della precedente inaugurazione dell’anno giudiziario dicendo che c’erano temi che dovevano essere particolarmente attenzionati da parte della politica e dell’amministrazione. Avevamo fatto riferimento alla sanità, alle infrastrutture. Quest’anno apriamo quest’anno giudiziario, con un’esperienza che vede che quello che ci eravamo detti allora non è stato ancora bene affrontato da parte della pubblica amministrazione». Lo ha detto il procuratore della Corte dei Conti della Calabria, Romeo Ermenegildo Palma, parlando con i giornalisti in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della magistratura contabile. «Le criticità – ha aggiunto Palma – permangono in materia di sanità e in materia di lavori pubblici in maniera particolare, continuano a esserci comportamenti che ledono le finanze erariali. L’assenteismo è un’altra delle ricorrenze che pensavamo ormai fosse da lasciare alla storia e invece purtroppo continua a essere una prassi particolarmente odiosa, soprattutto laddove questo assenteismo sia collegato a prestazioni sanitarie, medici che non fanno il loro lavoro quando c’è gente che aspetta e ha bisogno di prestazioni sanitarie particolarmente urgenti e importanti».

Sanità

Secondo Palma «la gestione commissariale ha certamente assunto delle buone iniziative. Il tema è che le iniziative vanno fatte vivere sulla struttura amministrativa e questa struttura amministrativa purtroppo è insensibile a un cambio culturale importante. Faccio soltanto un esempio: la gestione del patrimonio immobiliare in locazione nella zona del Cosentino è assolutamente fuori controllo perché esistono beni che sono presi in locazione per i quali i canoni non sono stati mai rivisitati ed era obbligatorio quella spending review, mentre in alcuni casi addirittura si è proceduto alla stipula dei contratti contro il parere dell’Agenzia del demanio. Quindi è una situazione che continua a essere particolarmente grave da questo punto di vista». Quanto ai bilanci delle aziende sanitarie, «questo – ha sostenuto Palma – fa parte delle iniziative che il commissario sta attuando. La gestione per tanti anni fuori controllo è una gestione che ha bisogno di almeno un paio di anni di attenzione per riportare tutto dentro il bilancio. Il problema non è tanto l’approvazione del bilancio, è quello che in precedenza non è stato legittimato all’interno degli equilibri di bilancio. Molte di queste cose sono vere. Noi – ha ricordato il procuratore della Corte dei Conti – aspettiamo i bilanci, li aspettiamo, li valuteremo, saremo attenti a quello che c’è scritto con la convinzione che bisogna dare un minimo di tempo dopo tanti anni di gestione sicuramente non al meglio per poter riportare di nuovo la situazione».

I dati

«Le citazioni – ha poi spiegato Palma – rispetto all’anno scorso sono rimaste invariate. Abbiamo avuto un turnover di magistrati che crea una situazione di stacco tra una gestione e l’altra perché i nuovi colleghi hanno bisogno di entrare un attimo nei meccanismi della gestione. Detto questo, gli importi degli inviti a dedurre è sui 95 milioni di euro, le citazioni depositate intorno ai 40 milioni di euro, le percentuali di accoglimento della domanda – questo significa che la Procura aveva ben lavorato – è il 75% complessivo, in particolare grazie a tutti i colleghi che lavorano con me, che esercitano questa funzione con serietà ed equilibrio».

Il Pnrr

Il procuratore della Corte dei Conti ha quindi spiegato: «Noi dialoghiamo con tutti, nell’ambito del nostro ruolo, che è quello di fare rispettare le leggi, e i primi a rispettarle dobbiamo essere noi. Le norme che in questo momento regolano il processo contabile sono delle norme che si è detto che non rispondono, secondo quello che è il nostro punto di vista, a un interesse concreto ed effettivo dei cittadini. Ci dobbiamo fermare qua, perché la politica e il Parlamento è il dominus. Noi applichiamo norme. Certamente se lo spirito è quello di andare a verificare se queste norme fino adesso hanno funzionato, la famosa paura della firma, posso dire con assoluta certezza, senza essere smentito, che il Pnrr, che è il principale obiettivo di un’accelerazione da parte della legislazione, quindi di favorire l’eliminazione di responsabilità perché si va davanti, è praticamente fermo. Basta prendere il portale Calabria per vedere che una delle misure che riguarda le infrastrutture, su 5 miliardi e mezzo di dotazione, ha spesa zero. Significa – ha concluso Palma – che non è la paura della firma che blocca l’iniziativa della pubblica amministrazione, è qualcosa di più complesso che passa dalle norme e anche dalla cultura di chi la deve attuare. Avendo norme più semplici e una propensione a una maggiore responsabilità, nessuna paura della firma potremmo andare avanti tranquillamente a spendere tutti i soldi del Pnrr». (c. a.)

L’intervista:

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