CATANZARO «Con la legge dello scorso anno, abbiamo inteso promuovere la piena attuazione dei diritti e degli interessi delle persone vittime di reato, in coerenza con i principi dell’Unione europea in materia. Le funzioni di questo Ufficio del Garante – cui è richiesto di farsi interprete delle istanze delle vittime di reato ponendosi in posizione imparziale affinché alle stesse vengano riconosciute una compiuta tutela e un’assistenza di lungo periodo – sono numerose e articolate. Ma non dubitiamo che, considerata la delicatezza delle questioni, saranno esercitate con competenza e scrupolo. Da parte di questa Presidenza, c’è la massima disponibilità alla cooperazione, anche perché l’impegno del Consiglio e di tutti i Garanti attivi nel territorio regionale, è dare voce e sostanza ai diritti fondamentali dei cittadini, contribuendo a rendere la Calabria una regione normale». L’ha detto il presidente Filippo Mancuso, incontrando il Garante per le vittime di reato avv. Antonio Lomonaco (individuato dal Consiglio regionale nell’ultimo scorcio del 2023), in procinto di dar corso alle sue prerogative.
L’avv. Lomonaco ha riferito di aver provveduto a rendere disponibile la Pec ove gli interessati potranno inviare le loro istanze: garantevittimedireato@pec.consrc.it. «La legge regionale si prefigge – ha commentato il Garante – di dare una risposta sociale alla sofferenza della vittima indipendentemente dal reato che l’ha vista coinvolta; pertanto, è importante promuovere una stretta collaborazione (oltre che con la magistratura e gli altri organi di garanzia) con le agenzie del territorio. In tal senso, stiamo predisponendo una manifestazione di interesse per pervenire a una mappatura dei diversi soggetti e organismi che operano, a vario titolo, sul territorio calabrese, al fine di offrire sostegno, assistenza, protezione di carattere sanitario, sociale, legale, psicologico alle vittime. Insieme, tra l’altro, potremo proporre misure per migliorare la funzionalità dell’attività amministrativa e segnalare eventuali condotte omissive; intervenire nei procedimenti amministrativi e promuove iniziative a favore delle vittime di reato in collaborazione con gli enti locali, le aziende sanitarie, le istituzioni scolastiche e la magistratura ordinaria e minorile».
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