ROMA “Tutti quanti scommettevano sul fatto che Forza Italia avrebbe avuto una classe dirigente litigiosa da quando Berlusconi non c’è più. Mai invece un dissidio, una polemica. A dimostrazione del fatto che evidentemente gli eredi di Silvio Berlusconi hanno imparato bene la lezione”. Così il governatore calabrese Roberto Occhiuto, candidato vicesegretario di Forza Italia, arrivando al congresso del partito azzurro, secondo quanto riporta l’Adnkronos. Un tema al centro dell’attenzione resta l’autonomia differenziata: “Rifiuto la narrazione secondo la quale i dirigenti politici del Sud debbano avere semplicemente un approccio rivendicativo nei confronti dei dirigenti politici del Nord. Il Sud ha tantissime risorse che potrebbero essere oggetto di intese e quindi di ricchezza attraverso l’autonomia differenziata. Il punto – sostiene Occhiuto – è che l’autonomia differenziata deve esserci soltanto un istante dopo che saranno trovate le risorse per finanziare i diritti sociali e civili allo stesso modo in tutta Italia. Non abbiamo complessi o pretese di rivendicazione. Non abbiamo complessi nei confronti di nessuno, siamo disponibili ad affrontare anche il tema dell’autonomia differenziata ma non ci faremo fregare, nel senso che i diritti sociali e civili vanno garantiti e soprattutto finanziati”,
“Noi – rimarca poi Occhiuto – presidiamo uno spazio straordinariamente ampio, che è uno spazio politico compreso tra la Schlein e Fratelli d’Italia. Neanche Silvio Berlusconi, nella sua storia, ha potuto fare questa esperienza. Il Pd una volta era governato da esponenti più moderati. Quindi sono convinto che avremo un grande risultato alle Europee. Se prenderemo più voti della Lega? Questo lo decideranno gli elettori, io vedo che c’è tanto entusiasmo, forse più da noi che nei luoghi dove si riunisce la Lega. Poi – prosegue – dovremo essere bravi a radicarci e dare agli italiani la percezione che c’è un partito di centrodestra che può dire le cose che Lega e Fdi non possono dire sui temi dell’ambiente, dell’immigrazione, dei diritti civili. C’è un partito di centrodestra che si candida a essere la parte più autenticamente riformista e liberale di un centrodestra che è già riformista e liberale”.
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