CATANZARO Un grande calabrese, un grande catanzarese. Un fine giurista, un competente magistrato, un apprezzatissimo dirigente pubblico. Catanzaro ha ricordato oggi Antonino Catricalà, uno dei suoi figli più prestigiosi, scomparso 3 anni fa in circostanze tragiche: un curriculum di grandissimo spessore quello di Catricalà, giudice del Consiglio di Stato, Garante della Concorrenza e del Mercato, e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Monti e viceministro allo Sviluppo economico nel governo Letta. E così, in una iniziativa promossa dal Comune di Catanzaro e dalla Corte d’appello, il capoluogo calabrese ha potuto riabbracciare Catricalà e anche i suoi familiari. A ricordarlo anzitutto Gabriella Reillo, presidente facente funzioni della Corte d’appello di Catanzaro: “Un’iniziativa – ha detto Reillo – che è partita dall’amministrazione comunale, e che è stata accolta assolutamente di buon grado da parte della Corte d’Appello ed in rappresentanza della Magistratura, perché Catricalà è stato una figura completa, possiamo definirlo proprio un uomo al servizio dello Stato, al servizio del quale ha messo la sua grande competenza e di questo gli siamo grati proprio perché la competenza, la serietà, la professionalità sono delle qualità di cui adesso avvertiamo un particolare bisogno e Catricalà invece li ha sempre espresse tutte in tutti i vari incarichi che ha svolto nella sua vita, sia incarichi amministrativi, incarichi politici, ma sempre appunto al servizio dell’amministrazione statale”. A sua volta il sindaco Nicola Fiorita ha osservato che “Catricalà ha lasciato un’impronta nella storia più recente del Paese. Poi è stato anche un grande calabrese, perché ha sempre coltivato questo legame con la nostra terra, in particolare con la nostra città. E quindi noi vorremmo da oggi seguire un percorso che non sia solo commemorativo, ma che possa, attraverso Catricalà, anche dare un esempio alle nuove generazioni, ma anche un monito a tutti, per ricordare che Catanzaro è una città di grandissima cultura, di grandissima civiltà”. Fiorita ha anche ventilato la possibilità di intitolare una strada della città a Catricalà. Infine, il toccante ricordo dei familiari presenti, che hanno parlato di “un momento di nostalgia, un ritorno al dolore, perché questi sono luoghi in cui noi siamo cresciuti, abbiamo condiviso tante esperienze, ma è motivo di gioia parlare di Antonio in quest’ambiente sempre così caloroso come quello di Catanzaro”.
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