ROMA Rivedere la PAC e avviare il dialogo per un modello efficiente di agricoltura, con l’intento di tutelare maggiormente la produttività e la competitività delle imprese del settore, centrale nella sicurezza alimentare e nella transizione ecologica, semplificare le procedure amministrative, garantire reciprocità negli scambi internazionali. Questi gli obiettivi dell’assemblea di Confagricoltura che si riunirà a Bruxelles lunedì 26 febbraio, nella sede del COPA – COGECA. Nello stesso giorno nella capitale belga si svolgerà Agrifish, il Consiglio Agricoltura e Pesca con i ministri del settore primario degli Stati membri.
Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, prima dell’assemblea, consegnerà al ministro Francesco Lollobrigida il dossier che raccoglie e illustra le istanze della Confederazione, frutto del dialogo capillare con il territorio e delle ultime misure annunciate in sede nazionale ed europea riguardanti il settore. Lo stesso ministro parteciperà anche all’assemblea di Confagricoltura, che vedrà riunita un’ampia rappresentanza di imprenditori di ogni regione d’Italia che ascolteranno i contributi dei rappresentanti delle istituzioni. Tra gli altri si evidenziano il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni; il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini; il vicepresidente del Senato, Gianmarco Centinaio; il senatore Stefano Patuanelli; gli eurodeputati Camilla Laureti, Carlo Fidanza e Herbert Dorfmann, oltre alla presidente del COPA, Christiane Lambert, e del COGECA, Lennart Nilsson. «Confagricoltura ha scelto il dialogo costruttivo per intervenire, laddove possibile, con modifiche urgenti alle attuali misure della PAC che stanno mettendo in crisi gli imprenditori agricoli dell’Unione, – dichiara Giansanti – ma anche per fornire elementi concreti per la definizione di un valido modello della prossima politica agricola comune, anche a fronte dell’allargamento dell’Ue. Come avevamo già previsto nel 2021, l’attuale PAC ha comportato un aumento spropositato degli impegni per la tutela ambientale e degli adempimenti burocratici che gravano sulle imprese, frenandone la produttività. Gli agricoltori sono imprenditori a tutti gli effetti che si espongono ai rischi del mercato e, soprattutto negli ultimi anni, all’imprevedibilità degli effetti del cambiamento climatico. Serve un cambio di passo, e ora se ne sono accorti tutti». Giansanti, in qualità di vicepresidente del COPA, nella prima mattinata di lunedì farà parte di una ristretta delegazione che incontrerà il presidente del Consiglio dei ministri dell’agricoltura europei. Sarà anche l’occasione per uno scambio di vedute con il Commissario UE all’Agricoltura Janusz Wojciechowski sulla difficile situazione del settore, sulla flessione dei prezzi innescata per alcuni comparti dal forte aumento delle importazioni dall’Ucraina.
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