VIBO VALENTIA Un sostanziale pareggio, con centro e centrodestra un gradino più in alto delle altre due liste. È stato eletto nella serata di oggi il nuovo Consiglio provinciale di Vibo Valentia con i dieci consiglieri che affiancheranno il presidente Corrado L’Andolina per i prossimi due anni. Elezioni di secondo livello, con il voto dei soli sindaci e consiglieri comunali della provincia vibonese, una modalità che potrebbe cambiare presto con il ritorno all’elezione diretta. Nella sala consiliare di Palazzo ex Enel le operazioni di spoglio si sono concluse intorno alle 22, con il successivo calcolo del voto ponderato. Per quanto riguarda i risultati, regge l’urto il centrodestra che elegge tre consiglieri: Carmine Franzè, consigliera comunale di Serra San Bruno, Serena Lo Schiavo, consigliera comunale di Vibo, e Vincenzo Pagnotta, vicesindaco di Pizzo Calabro. Tre eletti anche per la lista “Vibo al centro unica e legata nella concretezza”, che riunisce partiti del centro sotto l’egida dell’ex consigliere regionale Vito Pitaro: Cosimo Nicola Papa, vicesindaco di Brognaturo; il riconfermato Alessandro Lacquaniti, consigliere di San Gregorio e Giampiero Calafati, presidente del consiglio comunale di Jonadi. Bene la lista di Azione e dei progressisti con l’elezione di Carmine Mangiardi (anche lui riconfermato), consigliere di Sorianello, e Vincenzo Lentini, consigliere di Limbadi. La lista dei “Democratici e Progressisti per Vibo”, che racchiudeva Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, ne elegge due: il vicesindaco di Ricadi Nicola Lasorba e Antonino Schinella, sindaco di Arena. «I punti cardine che affronterò con gli esponenti istituzionali del nuovo Consiglio provinciale, ai quali esprimo le mie congratulazioni e gli auguri di buon lavoro, sono quelli che fanno riferimento alla vita amministrativa dell’Ente»: questo il commento del presidente L’Andolina per il quale «punto cardine è quindi la capacità di portare avanti una buona programmazione, che pure c’è stata negli ultimi dodici mesi e di ottenere quei risultati che la comunità provinciale si aspetta riguardo le competenze proprie dell’Ente». (Ma.Ru.)
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