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Il centrosinistra in Italia e in Calabria, Maraio: «La Sardegna insegna che uniti si vince»

Il segretario dei socialisti a Catanzaro: «Più che il campo largo va costruito il campo giusto, senza alimentare divisioni e senza fughe terzopoliste»

Pubblicato il: 27/02/2024 – 19:18
Il centrosinistra in Italia e in Calabria, Maraio: «La Sardegna insegna che uniti si vince»

CATANZARO «Fino a che abbiamo queste leggi elettorali, qualsiasi fuga terzopolista non va da nessuna parte. Occorre mettere in campo le coalizioni, far crescere l’unità, alimentarla e soprattutto lavorare ad una coalizione plurale che nel centrosinistra manca da troppo tempo. Serve dialogo, serve confronto, serve quello che abbiamo fatto in Sardegna: non fughe in avanti, non tendenze all’autosufficienza, quelle tendenze al maggioritario che alla fine hanno portato il Pd molto spesso fuori strada». Lo ha detto il segretario del Psi Enzo Maraio, a Catanzaro, alla presentazione del suo libro “Di nuovo Avanti”.

Il valore del dato della Sardegna

Maraio si è soffermato sulle dinamiche del centrosinistra all’indomani della vittoria delle Regionali della Sardegna e in rapporto alle prospettive della coalizione in Calabria. Secondo Maraio «bisogna lavorare insieme, con la scelta delle candidature giuste è evidente che si creano le condizioni per vincere. Oggi dalla Sardegna credo sia arrivato un bel segnale all’Italia, un bel segnale anche di sfratto per quanto riguarda Giorgia Meloni e il suo governo, perché la prima sconfitta sarà soltanto la prima di una lunga serie di sconfitte. Noi in Sardegna abbiamo eletto sicuramente un consigliere, probabilmente ne prendiamo un secondo, siamo in attesa dei risultati definitivi. Posso dire che come in Sardegna, così nei territori, noi continuiamo ad essere presenti. Qui in Calabria c’è una straordinaria tradizione socialista, non soltanto abbiamo il sindaco di Cosenza Franz Caruso, ma siamo tornati al Comune di Catanzaro con la nostra lista e un consigliere comunale, abbiamo sindaci in tutto il territorio e nel Sud stiamo lavorando come abbiamo sempre fatto nella storia, i socialisti parlano delle persone con la gente e soprattutto si radicano nelle amministrazioni locali. Il nostro – ha rimarcato il leader del Psi – è un partito che è molto radicato nelle amministrazioni locali ed è un partito che sta superando l’ostracismo anche dell’opinione pubblica nazionale anche perché ci siamo dotati da soli di uno strumento straordinario che è l’”Avanti della Domenica” che è il giornale più antico della storia d’Italia di partito che è ritornato in edicola e che ci consente di parlare alle persone alimentando un dibattito non soltanto al nostro interno ma anche e soprattutto con gli interlocutori».

La presentazione del libro di Maraio a Catanzaro

Il campo “giusto” in Calabria

Con riferimento alla Calabria, Maraio ha ribadito il ragionamento: «Se ci autoescludiamo e alimentiamo le divisioni invece che l’unità, è evidente che non andiamo molto oltre. E se parliamo solo a noi stessi, ai nostri dirigenti e li disorientiamo non faremo molta strada. Io credo invece che bisogna ripartire da quel concetto più di campo giusto che di campo largo, perché in Sardegna stanno facendo passare la logica che hanno vinto Pd e Movimento 5 Stelle, ma Pd e M5S hanno preso il 50% dei voti della coalizione, l’altro 50% è fatto dalle liste minori. Io su questo sono d’accordo con Conte: l’ha definito il campo giusto, è quello che noi dobbiamo costruire. Il campo giusto è quello che vede il centrosinistra unito, il centrosinistra che compete con una destra sempre più illiberale. Oggi – ha aggiunto il segretario del Psi – credo che la sinistra abbia tutte le condizioni, a partire dalla Sardegna, per dare un segnale di unità, un segnale di inversione di tendenza e per mettere in difficoltà un centrodestra che sta governando malissimo».

Il messaggio a Calenda e Renzi

Infine, una sorta di messaggio-appello ad Azione di Calenda e a Italia Viva di Renzi: «La sinistra – ha osservato Maraio – deve unirsi, il centrosinistra deve unirsi, non si può fare la politica dei veti. Bisogna trovare un minimo comune denominatore intorno al quale costruire delle proposte, delle prospettive e dei temi sui quali chiedere il consenso delle persone. Se facciamo questo c’è spazio per tutti: l’esperienza della Sardegna ci insegna che fughe in avanti terzopoliste non hanno più strada da percorrere e mi auguro che nessuno le proponga più. Occorre fare la coalizione di centrosinistra, rimanere uniti, coesi e battere le destre che è quello che ci interessa. Lo diciamo soprattutto qui al Sud: vogliamo metterci insieme contro l’autonomia differenziata che Calderoli e questo governo stanno mettendo in campo, contro il rischio di perdere i soldi dei fondi di sviluppo e coesione, come denunciato da alcuni governatori del Sud». Alla presentazione del libro di Maraio, coordinata dal segretario provinciale Psi Catanzaro Domenico Marino, sono intervenuti Vittorio Daniele, professore di Politica economica all’Università Magna Graecia di Catanzaro, il sindaco di Cosenza Franz Caruso, il sindaco di Cassano Gianni Papasso, il presidente del Consiglio nazionale e segretario regionale del Psi Gigi Incarnato, il consigliere comunale di Catanzaro Gregorio Buccolieri: a portare un indirizzo di saluto il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita. (a. cant.)

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