CATANZARO “Il campo largo delle elezioni regionali in Sardegna è stato anticipato dal ‘laboratorio’ Catanzaro, come sostengono alcuni? Sì, è vero. Nel capoluogo della Calabria c’è stato il campo largo, anzi larghissimo, ed è stato un fallimento. Il sindaco Fiorita e il suo movimento Cambiavento rilanciano sull’asse Pd-Movimento 5 Stelle con spruzzate di civismo, tacendo però sul fatto che i dem hanno appena due consiglieri comunali mentre i pentastellati appena uno. E si dimenticano, soprattutto, che – a differenza della Sardegna – la maggioranza di Fiorita per circa la metà è composta da consiglieri candidati nelle liste del centrodestra. Una componente senza la quale Fiorita sarebbe già a casa e che lo costringe a intrighi e compromessi al ribasso, come tutti i catanzaresi hanno visto in occasione del rimpasto di Giunta (chissà quando sarà il prossimo). Un’ammucchiata senza né capo né coda che si traduce in uno sterile tirare a campare. Sarebbe interessante sapere se Schlein e Conte giudicano il campo largo catanzarese anche ‘giusto’, visto che il principale alleato di Fiorita è il commissario regionale di ‘Noi Moderati’, il quale in Consiglio regionale appoggia il centrodestra. E sarebbe del pari interessante conoscere la valutazione dello stesso Antonello Talerico su questa visione di Fiorita tutta sbilanciata a sinistra. Ci auguriamo per i sardi che il governo della futura Giunta Todde sia decisamente più efficace di quello che in questo primo anno è mezzo c’è stato a Catanzaro. Infine, Fiorita dovrebbe avere le basi politiche per riconoscere che, se cita elezioni a turno unico, come quelle in Sardegna, lui non sarebbe il sindaco di Catanzaro. Ma questa è un’altra storia”. Lo scrive Alleanza per Catanzaro, con riferimento alle dichiarazioni del sindaco Fiorita rilasciate ieri al Corriere della Calabria.
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