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il dibattito politico

Ascani indica l’orizzonte del centrosinistra in Calabria: «Un’alleanza più larga possibile» – VIDEO

La vicepresidente della Camera e big del Pd a Lamezia Terme. Focus sull’autonomia differenziata: «Occhiuto alzi la voce con la premier Meloni»

Pubblicato il: 28/02/2024 – 12:56
Ascani indica l’orizzonte del centrosinistra in Calabria: «Un’alleanza più larga possibile» – VIDEO

LAMEZIA TERME «Se vogliamo vincere anche qui è necessaria un’alleanza e mi auguro che si arrivi all’alleanza più larga possibile». A dirlo la vicepresidente della Camera Anna Ascani, del Pd, oggi a Lamezia Terme per una serie di iniziative nella sede del partito regionale: anzitutto una conferenza stampa con alcuni dei big del Pd calabrese e poi “Filo diretto” con cittadini, militanti e dirigenti, un’iniziativa itinerante promossa dalla Ascani. Al centro delle riflessioni della Ascani il dato politico delle Regionali in Sardegna, con la vittoria della candidata del centrosinistra Todde e il dibattito sul campo largo e le sue ricadute anche in Calabria, e l’autonomia differenziata, con un invito al presidente della Regione Calabria Occhiuto ad «alzare la voce» con il governo.

«Necessaria un’alleanza anche in Calabria»

«Una vittoria importantissima in Sardegna, abbiamo finalmente strappato una regione al centrodestra, non succedeva da 2015, adesso ci prepariamo a fare il bis in Abruzzo il 10 di marzo e a dimostrare che questa destra si può battere, che l’opposizione già oggi è maggioranza nel paese. Giorgia Meloni deve sapere che quel consenso che l’ha portata Palazzo Chigi già non c’è più e che siamo pronti a sostituirla al governo», esordisce Ascani. Il “campo largo” prospettiva per il centrosinistra? «La strada giusta – rimarca Ascani – è quella delle alleanze, per cui nessuno può fare da solo, chiaramente con un progetto perché non si sta insieme a prescindere, si sta insieme sui temi, su una visione comune, su un orizzonte condiviso, ma solo insieme si può battere questa destra. La Sardegna l’ha dimostrato ed è il primo passo di un lungo cammino che faremo appunto insieme. Anche in Calabria – prosegue la vicepresidente della Camera – bisogna insistere, bisogna insistere ovunque possibile perché l’abbiamo visto anche quando abbiamo perso seminando si raccoglie, si raccoglie un’alleanza che non sempre è semplice, perché poi bisogna confrontarsi tema per tema con tutti coloro che esprimono una propria idea. Noi però come Partito Democratico abbiamo la forza di un partito che nasce plurale, che è abituato a discutere al proprio interno e quindi non ha paura di discutere nella coalizione. Chiaramente se vogliamo vincere anche qui è necessaria un’alleanza e mi auguro che si arrivi a un’alleanza più larga possibile». Da registrare tuttavia ci sono ancora le resistenze del leader M5S Conte: «Io mi auguro – osserva Ascani – che la Sardegna sia per tutti la dimostrazione che solo insieme si può battere questa destra e che nessuno può pensare di farcela da sola. Vale per il Piemonte, per la Basilicata, vale per l’orizzonte delle prossime elezioni politiche. Abbiamo bisogno di un’alleanza forte di centrosinistra che sia percepita dai cittadini come vera alternativa alla destra. E l’alternativa la si costruisce insieme, non c’è alternativa a questo».  Un messaggio per Azione di Calenda e Italia Viva di Renzi: «Vale – spiega Ascani – per tutti coloro che non vogliono riconoscersi in questa destra, ormai è chiaro che è tornato lo schema bipolare per cui da un lato c’è la destra, dall’altro lato deve esserci il centrosinistra competitivo e credibile. In Sardegna avremmo stravinto, oggi leggo in qualche giornale della destra che numericamente la destra ha preso più voti, non è assolutamente vero, il centrosinistra nonostante esprimesse due candidati è riuscito a prevalere, quindi – rileva la vicepresidente dem della Camera – è evidente che se fossimo andati tutti insieme avremmo davvero stravinto. E questo è un invito anche a coloro che hanno fatto invece una battaglia in solitaria. Ma mi pare che Calenda abbia completamente recepito il messaggio ad essere parte di questo centrosinistra nelle prossime sfide».

«Occhiuto alzi la voce con la Meloni»

Un tema al centro della mobilitazione del Pd in Calabria è quello del no all’autonomia differenziata per come prefigurata dal Dl Calderoli e dalla Lega. «E’ necessario – spiega Ascani – che si mobiliti non solo il Pd ma tutta la società delle regioni italiane e non è solo una questione che riguarda il Sud, riguarda tutto il paese. Noi contrapponiamo l’idea di un filo che ricuce i territori fra di loro e anche i palazzi romani con le forze vive delle nostre città, dei nostri circoli, a chi invece vuole spaccare in 20 pezzi l’Italia: questo fa l’autonomia differenziata, assegnando alle Regioni materie come l’istruzione. Se ne parla molto poco, ma se passa questo provvedimento – sostiene la leader del Pd – la scuola sarà un affare delle singole Regioni, insomma il posto dove nascerai condizionerà anche la qualità della scuola nella quale andrai, le infrastrutture, la qualità degli insegnanti, i loro stipendi e questo naturalmente significherà che sarà impossibile accedere a quell’ascensore sociale che la scuola dovrebbe rappresentare e quindi che non ci sarà più neppure il diritto costituzionalmente garantito allo studio. Abbiamo visto quello che è successo col diritto alla salute e succederà ancora di più perché questo stabilisce l’autonomia differenziata, che la sanità diventi ancora di più una questione parcellizzata e che quindi nascere in alcuni territori significherà avere meno diritto di altri che avere cure di qualità. La Calabria sarà ancora più penalizzata e il presidente Occhiuto lo sa benissimo, da persona intelligente qual è, sa che la Calabria pagherà un prezzo altissimo se l’autonomia differenziata passa. Ma io credo che lo sappiano tutti coloro che portano il nome Italia nel nome del loro partito. Insomma se un partito si riconosce nell’unità nazionale, che è scritta in Costituzione, come può votare l’autonomia differenziata? Cioè l’idea di venti stati di fatto differenti che non si riconoscono in nulla l’uno con l’altro? Insomma è il contrario di quello che i partiti che invece si proclamano patrioti dovrebbero fare. Credo – conclude Ascani – che il presidente Occhiuto farebbe bene ad alzare la voce con la sua presidente del Consiglio perché si fermi questo progetto “spacca Italia”». Alla conferenza stampa della Ascani hanno partecipato i consiglieri regionali del Pd Amalia Bruni e Ernesto Alecci, la presidente regionale del partito Giusi Iemma, il segretario provinciale del Pd di Catanzaro Domenico Giampà e la dirigente regionale Lidia Vescio. (a. cant.)

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