CATANZARO Redatti i disciplinari definitivi di un primo paniere di prodotti dell’area del Gal “Serre Calabresi”, è prossima la presentazione alla Regione Calabria per l’avvio dell’iter per il riconoscimento di Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat).
Spetterà infatti alla Regione il compito di esaminarli, prima dell’approdo, come tappa finale al Ministero dell’Agricoltura. I disciplinari spaziano dalla nocciola Tonda calabrese, al mostacciolo di Badolato, al miele di Amaroni al carciofino selvatico di Santa Caterina dello Ionio che sono stati presentati alla comunità locale prima dell’estate scorsa. A questi prodotti si aggiungono: la farina di grano duro delle Serre Calabresi, il vino di Guardavalle, i fagioli di Cortale, la castagna calabrese ‘nzerta, il caprino stagionato, la provola delle Serre, la pesca merendella, il pane di maio. La trasformazione di alcuni di questi prodotti come la nocciola Tonda calabrese e miele di Amaroni, sbocca in una proposta innovativa come il No&Mi. I disciplinari sono il risultato di una ricerca che ha registrato la collaborazione degli operatori del settore e della comunità locale, e che è stata compiuta nei mesi scorsi sul territorio, nell’ambito del progetto di cooperazione “Terre di Calabria”. I disciplinari sono stati elaborati dall’esperto Nicola Gallinaro. L’approvazione rappresenterà un primo livello di riconoscimento delle produzioni.
Con i disciplinari si intende: tutelare e valorizzare prodotti legati ad aree geografiche
delimitate, contribuire al mantenimento e all’incremento delle migliori tecniche
tradizionalmente impiegate sul territorio, rendere riconoscibile il prodotto per il consumatore finale, garantirne la tracciabilità, la tipicità, la qualità e attraverso l’utilizzo del marchio, contribuire alla costituzione di una filiera locale. I disciplinari rappresentano anche un’opportunità di maggiore visibilità dei prodotti e quindi conferiscono con il riconoscimento Pat, un valore aggiunto che si traduce in maggiore attrattività d’investimento per gli operatori economici. «Quest’attività – ha commentato il presidente del Gal “Serre Calabresi”, Marziale Battaglia – si lega anche alla nuova strategia di sviluppo 2023/2027, di recente approvazione, e in particolare a due progetti complessi, che prevedono il coinvolgimento di pubblico e privato: “Buoni, vicini e genuini” volto a promuovere la filiera corta (produzione, trasformazione e vendita), per incentivare le aziende e gli imprenditori agricoli professionali a diversificare la loro produzione e “Paesi, persone e paesaggi” mirato ad incrementare, qualificare e strutturare l’accoglienza nei centri storici delle aree interne, con ospitalità diffusa, osterie e botteghe del contadino e artigiane alle quali far arrivare i prodotti di eccellenza, individuati in questo primo paniere, di prossimi riconoscimento Pat. I prodotti avrebbero così due canali di destinazione arrivando alla ristorazione e sugli scaffali delle botteghe che faranno da
vetrina alle eccellenze agroalimentari del territorio. Realtà presso le quali, rispettivamente, il visitatore potrà assaggiare menù identitari che mettono in risalto la produzione locale o
acquistare i prodotti, come ricordo o gadget da portare con sé e far degustare ad altri».
«Questa strategia – ha proseguito Battaglia – denota come il Gal segua un unico filo
conduttore ed i progetti vadano in una medesima direzione e visione d’insieme per lo
sviluppo di un’ampia area, tenendo conto delle sue peculiarità e delle sue risorse».
(redazione@corrierecal.it)
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