COSENZA Giuseppe Galiano, neo presidente di Ance Cosenza, ha scelto un incontro organizzato per siglare la firma di un protocollo anti racket tra Comune e associazione “Lucio Ferrami”, come prima uscita ufficiale. L’imprenditore ricopre anche gli incarichi di componente della Commissione Edilizia e Territorio e del Centro Studi di Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), di consigliere di Confindustria Cosenza e della Cassa Edile cosentina, oltre a essere presidente del Comitato Locale Area Urbana BCC Mediocrati. L’occasione giusta per discutere della mission e della vision di Ance Cosenza.
Partendo dal racconto della storia di coraggio dell’imprenditore Lucio Ferrami, ucciso dalla ‘ndrangheta il 28 ottobre 1981, e della vedova Maria Avolio che ha deciso di restare in Calabria e lottare per avere giustizia, Galiano si sofferma sulla necessità per gli imprenditori di respingere «con forza, l’usura e l’estorsione: un cancro da estirpare», dice il presidente al Corriere della Calabria. «Noi circa un mese fa abbiamo accompagnato un associato in prefettura a Cosenza per partecipare alla riunione del Comitato di ordine e sicurezza perché era stato danneggiato un suo cantiere». Galiano poi riporta alla mente gli anni della campagna contro il pizzo. «Circa 15 anni fa facemmo una campagna “noi non paghiamo il pizzo”, ebbe una risonanza nazionale e in questi giorni stiamo preparando a livello regionale un’altra campagna contro contro qualsiasi forma di vessazione e di estorsione verso gli imprenditori».
«Chi paga molte volte si sente solo», dice Galiano. Che aggiunge: «Le associazioni anti racket impegnate contro ogni forma di malversazione e di estorsione non fanno altro che elevare la società civile verso obiettivi più alti e noi come categoria saremo sempre e siamo al fianco di tutti i colleghi intenzionati a denunciare questo fenomeno».
La stretta sul Superbonus e le “patente a punti” per garantire maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro rappresentano due temi estremamente importanti per Ance. «Ripartiamo, finita la bolla del superbonus, dai fondi del Pnrr. Tutte le imprese del settore dovranno organizzarsi seguendo percorsi di innovazione e tecnologia», sostiene Galiano. «Dovremmo migliorare la qualità aziendale per poter raccogliere questa sfida in un futuro dove dobbiamo essere protagonisti. La mission è quella di lavorare sempre secondo le leggi vigenti, soprattutto in materia di sicurezza». «In un momento particolare come questo – chiosa il presidente di Ance Cosenza – parlare di sicurezza non è retorica ma diventa essenziale perché i nostri dipendenti sono la parte attiva delle aziende, sono le nostre mani, il motore attraverso il quale realizziamo le nostre opere».
(f.benincasa@corrierecal.it)
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