LAMEZIA TERME Uno scambio velenoso a colpi di missive interne tra la Consigliera regionale del partito democratico Amalia Bruni e il segretario cittadino di Lamezia Terme, Gennarino Masi. Tutta “colpa” delle ripetute e sospette dimenticanze di quest’ultimo – secondo Bruni – in merito al coinvolgimento di Consiglieri regionali di Catanzaro nelle iniziative organizzate dai dem della città della Piana.
La leader dell’opposizione in Consiglio regionale ha sollevato la questione con una lettera inviata al segretario regionale del Pd Calabria, Nicola Irto, al segretario provinciale Domenico Giampà e al segretario cittadino, Masi. Bruni si mostra convinta della necessità di sollevare «una questione di fondamentale importanza riguardante il mio mancato coinvolgimento – insieme a quello di pezzi importanti del Pd di Lamezia Terme – da parte del Segretario Cittadino Gennarino Masi, in qualsivoglia iniziativa organizzata e convocata a livello cittadino. È con profonda preoccupazione che mi duole palesarvi una situazione insostenibile che si verifica ormai da anni nel Partito Democratico di Lamezia. Ogni riunione, tavolo o iniziativa organizzata e convocata dal Segretario Cittadino Gennarino Masi, è stata svolta senza coinvolgere – in nessun modo – né i Consiglieri Regionali della provincia di Catanzaro né i dirigenti del partito», scrive Bruni. Che aggiunge: «Il Segretario Cittadino ha più volte convocato il “Tavolo del centro-sinistra” al fine di discutere delle prossime amministrative a Lamezia, senza mai contare sul confronto con i succitati soggetti, nonostante un tavolo del genere necessiterebbe di una concertazione ampia e partecipata dei referenti politici del territorio nonché dei livelli istituzionali più alti delle altre forze politiche». E non è finita qui, per l’esponente dem «nessun dialogo è stato aperto con i Dirigenti del Pd Lametino, Provinciale o Regionale in merito alla convocazione di tavoli di lavoro e discussione in vista delle amministrative». Quale intesa e comunicazione riusciremo a costruire con le altre forze politiche, se è il Partito Democratico stesso a non essere capace di dialogare e coinvolgere al suo interno? Chiede Bruni. Che richiama la convocazione «del “Tavolo programmatico ambientalista e progressista “, di cui – come già accaduto in merito ad altre iniziative – si è avuta notizia solo ed esclusivamente tramite la stampa. Nella giornata del 14 febbraio il Segretario Masi – senza neppure capire se ci fosse almeno disponibilità ad esserci da parte mia- ha convocato un direttivo per discutere dell’insediamento del tavolo di cui sopra. Orbene, sabato 17 pomeriggio io e il Partito Democratico tutto abbiamo un appuntamento ben più importante a Vibo: la presentazione del candidato a Sindaco Enzo Romeo. Credo sia scontato dire che è necessaria la mia presenza e quella di tutti i dirigenti del Partito Democratico giorno 17 a Vibo. In questo momento, la priorità sono le amministrative di Vibo Valentia, la nostra presenza è cruciale per offrire visione inclusiva e progressista nella città. Essere presenti a Vibo vuol dire dimostrare la nostra coesione e determinazione nel promuovere valori comuni e obiettivi condivisi. Dobbiamo dimostrare il nostro impegno ad essere pronti a lavorare insieme per il bene di tutte le comunità del Partito democratico». La chiosa di Amalia Bruni è durissima. «L’assenza di partecipazione, la mancata condivisione e la marcata scelta di non ingerenza alcuna sono assolutamente inaccettabili e ledono i principi fondamentali di democrazia interna e di partecipazione attiva dei membri del Partito Democratico. Come Consigliere regionale e rappresentate del territorio di Lamezia Terme, ritengo che sia fondamentale garantire un dialogo aperto e trasparente – ai massimi livelli possibili – all’interno del nostro partito, come pure con gli altri soggetti del centro-sinistra e dei progressisti. Con grande rammarico, mi dispiace constatare che il Segretario Cittadino non si è mai raccordato o confrontato con me, in merito ad alcun tema relativo al nostro territorio, un territorio che entrambi quotidianamente viviamo e rappresentiamo. Quanto alle prossime elezioni amministrative che coinvolgeranno la città di Lamezia Terme, è impensabile che il processo preparatorio registri una corsa del tutto solitaria del Segretario Cittadino, facendo totalmente venire meno il rispetto delle istituzioni, dei ruoli e del pluralismo tipico del nostro partito.
All’interno del Partito Democratico di Lamezia Terme ci sono tante anime e tanti dirigenti in grado di offrire un contributo – più che significativo – per la costruzione di un programma valido per la nostra Lamezia. Questo però non viene permesso». Quello assunto da Gennarino Masi viene bollato come «atteggiamento inadeguato», «basti pensare – da ultimo – alla lettera in cui Lamezia Bene Comune, contesta in toto il modus operandi del Segretario». E infine la domanda che riassume tutti i mali del Pd, non solo lametino. «Come pensiamo di poter costruire una coalizione forte per il centro-sinistra se manca un pezzo del centro-sinistra e il Partito Democratico nella sua interezza?».
Dalla missiva di Amalia Bruni, alla risposta di Gennarino Masi indirizzata all’esponente dem in Consiglio Regionale, a Nicola Irto e Domenico Giampà. «Sono certo che condividerete una premessa: il Pd di Lamezia è doveroso che sia, com’è, impegnato ad
avviare un percorso unitario dei progressisti per la costruzione di un programma comune e, solo all’esito, di una candidatura unica alla carica di sindaco. Alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali, nel pieno di uno scontro politico duro con il centrodestra a tutti i livelli, il Pd è, quindi, chiamato a un grande sforzo di coesione e unità. La delicatezza della fase politica che riguarda la vita interna del partito, in questa fase, richiede infatti
grande senso di responsabilità politica da parte di tutti con un obiettivo fondamentale e cioè, la creazione di un percorso unitario volto alla costruzione di una coalizione progressista, inclusiva, ampia e riformista, saldamente ancorata su programmi e scelte sociali e determinata ad affrontare e risolvere concretamente i tanti e gravi problemi che la Giunta Mascaro, tra poco o comunque a breve, lascerà in eredità alla Città e riaprire una nuova prospettiva per la terza città della Calabria». Questa l’ampia premessa, sono poche invece le righe che il segretario cittadino dedica alle osservazioni avanzate da Amalia Bruni. «Mi preme, pertanto, sottolineare, a scanso di equivoci e di una distorta rappresentazione della realtà, che la Consigliera regionale Amalia Bruni (che come si ricorderà ha aderito al nostro partito solo nei primi mesi dell’anno scorso) è sempre stata coinvolta e invitata in tutte le iniziative politiche, dalle riunioni della direzione cittadina alle iniziative pubbliche, come facilmente verificabile dalle numerose email e dai messaggi Whatsapp. Ad alcune di esse ha partecipato portando il proprio contributo di proposte, ad altre, per precedenti impegni istituzionali, non ha potuto farlo», sostiene Masi. Che poi aggiunge: «La mia amarezza è conseguente alla considerazione che l’asprezza del pur legittimo scontro politico, anche nella dialettica interna, dovrebbe, in ogni caso, fare comunque i conti con la realtà dei fatti accaduti e non con quelli che artatamente si vorrebbe che fossero avvenuti. Le osservazioni della Consigliera Regionale purtuttavia, pongono all’attenzione del partito a tutti i livelli un tema politico di fondo ed un nodo tutt’ora irrisolto. Pongono, cioè, la questione del rapporto tra gli eletti e il ruolo degli organismi di partito. Pongono il tema della militanza, del ruolo degli iscritti, della loro partecipazione alle scelte politiche e del loro rapporto con gli eletti. Su questo ritengo sia doveroso recuperare il massimo di attenzione e aprire al più presto una riflessione». La chiosa abbozzata da Masi è una mano tesa ai vertici dem, una sorta di volesemo bene che stona rispetto al durissimo affondo di Bruni. «Nello spirito di apertura che ha sempre contraddistinto la mia militanza politica intendo però cogliere anche questa spiacevole occasione per ribadire che, in questa fase cruciale per gli sviluppi futuri della città, rimane per intero da parte del Pd di Lamezia la disponibilità al confronto e al dialogo. Sono certo, altresì, che in questa direzione, la consigliera regionale Amalia Bruni vorrà fornire lealmente il proprio contributo di idee e proposte».
(redazione@corrierecal.it)
x
x