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Zes Calabria, si smonta. E le autorizzazioni si bloccano

La struttura di missione a Palazzo Chigi congela le richieste delle imprese per i nuovi investimenti. Nessuna certezza anche sul credito d’imposta

Pubblicato il: 28/02/2024 – 13:18
Zes Calabria, si smonta. E le autorizzazioni si bloccano

GIOIA TAURO Gli ultimi scatoloni qualche giorno fa. Si conclude così, con la restituzione di computer e cancelleria, l’ attività dell’ufficio della Zes, in Calabria come altrove, dopo la riforma del decreto Fitto convertito in legge. La proroga di due mesi concessa per “allineare” le attività territoriali con la nuova missione di struttura prevista e centralizzata presso la presidenza del Consiglio dei ministri, non è stata sufficiente a mettere in moto la superZes unica voluta dal ministro. Sono stati infatti sospesi, fino a fine marzo, i termini di chiusura dei procedimenti non ancora conclusi per l’autorizzazione unica avviati nei singoli uffici regionali delle Zes. La norma, inserita nel decreto Pnrr (quello cioè che rivede le spese e le opere progettuali del piano di ripresa e resilienza) si riferisce agli iter non ancora definiti alla data del primo marzo 2024, quando cessa l’attività dei singoli commissari. In pratica – faceva notare ieri il Sole 24 oresi congelano i termini considerato il gran numero di pratiche inoltrate dalle imprese che in questa transizione ricadranno sulla struttura unica, peraltro non ancora a regime coni suoi organici.
Notevole sono state le criticità di questa prima fase di transizione. Alle istanze di trattazione pendenti se ne sono aggiunte altre, nuove, con numerose richieste di chiarimento sull’iter da seguire, considerato che – paradossalmente – nei due mesi di proroga e con funzioni in scadenza – le competenze dei commissari straordinari si allargavano dal perimetro iniziale della Zes a tutta l’area regionale. Con una grande confusione tra vari livelli di competenza amministrativa. Partita con grande accelerazione dopo l’attesa degli anni passati, la Zes Calabria aveva nel suo “portafoglio” le istanze e le attese di numerose imprese (un centinaio) che avevano fatto richiesta di investimento e che ora restano nel limbo per lo stop alle autorizzazioni. Nessuna certezza d’altronde anche sul credito d’imposta, non definito alla fine dell’anno. Quindi una doppia brusca frenata per chi è in attesa, sia sul piano amministrativo sia sul piano fiscale, i due pilastri che avevano caratterizzato il modello regionale delle Zes. Partita con il coinvolgimento pieno del mondo imprenditoriale e di tutti gli attori istituzionali, si dissolve così l’esperienza della Zes Calabria che, anche alla luce dell’annunciata riforma dell’agenzia per le aree industriali, rappresentava la stampella operativa che garantiva la spinta agli investimenti. Nessuna indicazione, al momento, dalla nuova cabina ministeriale, messa su con la nomina dei vertici, sprovvista di organico, e ferma sulle attività. In attesa di un piano strategico unico per tutto il Mezzogiorno che, evidentemente, in due mesi non è stato redatto.
(redazione@corrierecal.it)

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