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Consiglio regionale, la maggioranza non s’affretta. Probabile ritorno in aula il 12 marzo

La data, indicativa, è emersa in Conferenza dei capigruppo. Il centrodestra rallenta il ritmo. Agenzia industriale e Sistema statistico le priorità

Pubblicato il: 29/02/2024 – 17:49
Consiglio regionale, la maggioranza non s’affretta. Probabile ritorno in aula il 12 marzo

REGGIO CALABRIA Si terrà molto probabilmente il 12 marzo la prossima seduta del Consiglio regionale. E’ quanto è emerso dalla Conferenza dei capigruppo convocata oggi dal presidente di Palazzo Campanella Filippo Mancuso per calendarizzare i lavori dell’Assemblea. Ovviamente ancora tutto da definire l’ordine del giorno, anche se sono due i provvedimenti che la maggioranza di centrodestra in questo scorcio di legislatura avrebbe assunto come prioritari e che con tutta probabilità saranno all’odg della prossima sedutra consiliare: la proposta di legge di iniziativa della Giunta Occhiuto che istituisce la nuova Agenzia per le aree industriali e l’attrazione degli investimenti (Agenzia che di fatto manderà in soffitta il Corap), e la proposta di legge a firma Mancuso-Pierluigi Caputo che istituisce il Sistema statistico regionale. E’ comunque abbastanza indicativo il fatto che il Consiglio regionale tornerà a riunirsi comunque un mese dopo l’ultima volta, avvenuta il 7 febbraio per l’elezione-rinnovo dell’Ufficio di presidenza, un dato significativo alla luce del ritmo finora abbastanza spedito tenuto dall’assemblea.

La maggioranza rallenta il ritmo?

L’impressione che più di un osservatore politico ricava da questa tempistica è che dopo l’accelerazione per rinnovare l’ufficio di presidenza e quindi chiudere una importante casella anche in vista della campagna elettorale per le Europee e non solo ora nella maggioranza di centrodestra ci sia l’intenzione di rallentare un po’ e di tirare il fiato anche per metabolizzare alcune novità politiche di carattere nazionale che però sono inevitabilmente destinate ad avere effetti anche in Calabria: il primo congresso di Forza Italia con la designazione del governatore Roberto Occhiuto quale vice del leader Antonio Tajani e il “tonfo” in Sardegna con il “nodo” Lega a tenere banco. Insomma, un tirare il freno a mano per non suscitare ulteriori fibrillazioni. Il risultato è che anche il tema delle Commissioni al momento sembra sia stato messo in stand by: a parte alcuni “aggiustamenti” per riequilibrare i ruoli interni, in vista non ci sono novità, nel senso che il rinnovo delle presidenze che prassi vuole avvenga non molto dopo quello dell’Ufficio di presidenza potrebbe slittare anche a dopo le Europee (Mancuso ha sei mesi di tempo per procedere), così come potrebbe slittare anche la complessiva rivisitazione delle commissioni sul piano dei compiti e del numero (non manca chi punta ad aumentarlo…). A quanto risulta, infatti, oggi del dossier Commissioni in Conferenza dei capigruppo non si sarebbe fatto praticamente cenno. (a. cant.)

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