REGGIO CALABRIA Si terrà molto probabilmente il 12 marzo la prossima seduta del Consiglio regionale. E’ quanto è emerso dalla Conferenza dei capigruppo convocata oggi dal presidente di Palazzo Campanella Filippo Mancuso per calendarizzare i lavori dell’Assemblea. Ovviamente ancora tutto da definire l’ordine del giorno, anche se sono due i provvedimenti che la maggioranza di centrodestra in questo scorcio di legislatura avrebbe assunto come prioritari e che con tutta probabilità saranno all’odg della prossima sedutra consiliare: la proposta di legge di iniziativa della Giunta Occhiuto che istituisce la nuova Agenzia per le aree industriali e l’attrazione degli investimenti (Agenzia che di fatto manderà in soffitta il Corap), e la proposta di legge a firma Mancuso-Pierluigi Caputo che istituisce il Sistema statistico regionale. E’ comunque abbastanza indicativo il fatto che il Consiglio regionale tornerà a riunirsi comunque un mese dopo l’ultima volta, avvenuta il 7 febbraio per l’elezione-rinnovo dell’Ufficio di presidenza, un dato significativo alla luce del ritmo finora abbastanza spedito tenuto dall’assemblea.
L’impressione che più di un osservatore politico ricava da questa tempistica è che dopo l’accelerazione per rinnovare l’ufficio di presidenza e quindi chiudere una importante casella anche in vista della campagna elettorale per le Europee e non solo ora nella maggioranza di centrodestra ci sia l’intenzione di rallentare un po’ e di tirare il fiato anche per metabolizzare alcune novità politiche di carattere nazionale che però sono inevitabilmente destinate ad avere effetti anche in Calabria: il primo congresso di Forza Italia con la designazione del governatore Roberto Occhiuto quale vice del leader Antonio Tajani e il “tonfo” in Sardegna con il “nodo” Lega a tenere banco. Insomma, un tirare il freno a mano per non suscitare ulteriori fibrillazioni. Il risultato è che anche il tema delle Commissioni al momento sembra sia stato messo in stand by: a parte alcuni “aggiustamenti” per riequilibrare i ruoli interni, in vista non ci sono novità, nel senso che il rinnovo delle presidenze che prassi vuole avvenga non molto dopo quello dell’Ufficio di presidenza potrebbe slittare anche a dopo le Europee (Mancuso ha sei mesi di tempo per procedere), così come potrebbe slittare anche la complessiva rivisitazione delle commissioni sul piano dei compiti e del numero (non manca chi punta ad aumentarlo…). A quanto risulta, infatti, oggi del dossier Commissioni in Conferenza dei capigruppo non si sarebbe fatto praticamente cenno. (a. cant.)
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