COSENZA E’ morto a Cosenza, dopo una lunga malattia, il promoter musicale Roberto Iacobino. Originario di Cariati portò in Calabria negli anni 2000 le più grandi star della musica, da Gigi D’Alessio a Pino Daniele, dalla Pausini a Ramazzotti fino al concertone di Vasco Rossi, ribattezzato “Woodstock del Sud”. Nel 2004, Iacobino portò a Catanzaro il rocker e 450mila spettatori, nel quartiere di Germaneto. Numerosi i messaggi di cordoglio, a partire dal direttore del Corriere della Calabria Paola Militano che insieme alla redazione del giornale si stringe attorno al dolore della famiglia Iacobino.
«Roberto Iacobino – scrive in una nota Franco Iacucci vicepresidente del Consiglio regionale – era, prima di tutto, un mio amico fraterno e un uomo buono. La notizia della sua scomparsa mi ha profondamente rattristato. Lo conobbi negli anni ’80 quando con il PIT Basso Tirreno Cosentino ci incrociammo e lui era un giovane promoter. Da allora è sempre stato parte della mia vita. Quando arrivava in Provincia, sia all’epoca della presidenza Oliverio sia negli ultimi anni, si sedeva al mio fianco, irrequieto anche sulla sedia, e mi raccontava le sue ultime avventure e disavventure con la sua ironia pungente e la parlata inconfondibile. Roberto non conosceva mezze misure. Litigava spesso ma non sapeva portare rancore. Era un uomo buono e generoso. Anche negli ultimi tempi ormai malato non mancava mai di farsi sentire. Era orgoglioso del suo lavoro e instancabile nelle amicizie e nelle battaglie. Scherzava sul suo passato da ballerino ora che non aveva più il “fisico” di una volta. Il suo più grande orgoglio quel concerto di Vasco Rossi a Catanzaro nel 2004, una storia rocambolesca che aveva portato alla realizzazione di uno degli eventi musicali più importanti della Calabria: 400.000 spettatori sulla collinetta di Germaneto sotto la pioggia grazie a lui vissero una serata indimenticabile. Roberto non era solo un amico fraterno ma uno straordinario professionista che amava la musica non solo perché ci lavorava ma, verrebbe da dire, a prescindere. Era un esperto e questo lo rendeva più bravo nel suo lavoro. In Calabria ha portato la cultura e i migliori interpreti della musica italiana. Portano la sua firma concerti come quello di Bob Dylan al San Vito, Pino Daniele, Claudio Baglioni, Gigi D’Alessio. I tanti messaggi sui social di questa triste mattina dimostrano come fosse amato proprio per il suo carattere e per il suo indomabile amore per la Calabria e per la musica. Era un marito, un padre e un nonno affettuoso. Alla moglie, ai figli e ai nipoti che amava infinitamente la mia vicinanza e un abbraccio. A lui un saluto col sorriso perché non si può non sorridere pensando a Roberto Iacobino.Ti sia lieve la terra, non fare casino anche lassù».
«È con profonda tristezza – scrive invece il Consigliere eegionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise – che apprendo della scomparsa dell’iconico impresario Roberto Iacobino, figura di spicco nel panorama dell’intrattenimento musicale calabrese e non solo. La sua prematura dipartita lascia un vuoto incolmabile nella comunità artistica e oltre. Il suo lavoro straordinario ha portato alla realizzazione di memorabili spettacoli e incontri tra artisti e pubblico, lasciando un segno indelebile nella storia dell’intrattenimento nel nostro territorio, uno su tutti il concerto di Vasco Rossi a Germaneto. In questo momento di lutto, esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere e collaborare con lui. Le sue gesta e il suo spirito rimarranno per sempre vivi nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di condividere la sua straordinaria visione e passione. La sua presenza luminosa e il suo contributo straordinario resteranno sempre con noi».
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