VIBO VALENTIA Un passo di lato e (quasi) definitivo, chiudendo la porta a qualunque possibilità di ripresentarsi come candidata a sindaco di Vibo Valentia. La prima cittadina uscente, Maria Limardo, affida ad un comunicato stampa la propria decisione e lo fa dopo almeno una settimana di voci, rumors e indiscrezioni e, soprattutto, dopo le esternazioni di Mangialavori e Daffinà. «Quelli che si stanno per concludere sono stati cinque anni davvero intensi, duri, probanti, ma anche entusiasmanti e ricchi di soddisfazioni. Di certo sono stati anni, per certi versi, singolari, durante i quali non mi sono mai risparmiata e mai ho indietreggiato di un millimetro nonostante bufere giudiziarie, covid, rischio dissesto, esodo del personale e offese gratuite». Così esordisce Maria Limardo nel comunicato. Poi i ringraziamenti al partito a «Forza Italia, per l’investitura di questi giorni. Però sono stati giorni non facili, nel corso dei quali gli eventi mi hanno indotto a ripensare ciò che è giusto per la coalizione, ma soprattutto ciò che è giusto – mi sia consentito – per me. Sono pronta a fare la mia parte, ma non in qualità di candidato sindaco».
«Ho sempre detto che un progetto politico di rilancio di una città ha bisogno di dieci anni per completarsi, – ha scritto Limardo – un’idea della quale resto convinta: il progetto deve andare avanti, perché ci sono tutte le carte per vincere. A differenza degli altri schieramenti che punteranno su parole e accuse, noi potremo parlare con i fatti. Ritengo, infatti, di lasciare una città migliore rispetto a come l’ho ereditata e soprattutto sono orgogliosa di aver rappresentato quel cambio di passo che, seppur oggi non ancora da tutti percepito, è certamente in atto ed ha dato la possibilità di attuare una visione di città completa, strategicamente avanzata rispetto ai prossimi anni. Sono stata sempre mossa dal desiderio di fare e ottenere il meglio per la mia città, la mia gente, indossando la fascia tricolore con onore e orgoglio». «E questo nonostante i gratuiti attacchi, tanto continui e numerosi quanto spesso infondati e ingenerosi. Sono rimasta al mio posto anche quando avrei voluto lasciare tutto, assolutamente consapevole del mandato affidatomi dagli elettori e dal dovere di portare a compimento atti di fondamentale importanza per la vita dell’ente, per le generazioni future, il bene comune e dunque quello della comunità amministrata, come quelli assunti nell’ultimo consiglio comunale dove, oltre al via libera agli importanti finanziamenti fatti recapitare al Comune di Vibo Valentia, si è formalmente e definitivamente concluso il processo che ha condotto la città fuori dal dissesto e alla conquista dell’agognato risanamento finanziario». Poi la chiosa finale: «Alla luce di tutto quanto ciò, ringrazio quanti hanno riposto fiducia nella mia persona, ma non sono disponibile ad una ricandidatura».
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