LAMEZIA TERME Il ritorno di Tonino Gentile. Il politico cosentino, più volte parlamentare e più volte di governo con il centrodestra, già sottosegretario e viceministro, arriva alla convention di Forza Italia a Lamezia Terme insieme al coordinatore regionale azzurro Francesco Cannizzaro, stringe mani e dispensa saluti e quindi si siede in prima fila ad ascoltare gli interventi alla conferenza dei delegati al congresso nazionale di Forza Italia, conferenza presieduta dallo stesso Cannizzaro e al governatore Roberto Occhiuto. E Tonino Gentile non si sottrae ai microfoni dei cronisti, che lo intervistano per carpire le impressioni di un forzista della prima ora sui tanti temi al centro dell’attualità politica.
«Abbiamo lavorato bene in questi congressi, adesso siamo qui per affermare che la Calabria questa volta è stata premiata nel partito e c’è la volontà di andare avanti», esordisce Gentile parlando con i giornalisti. Focus sulle Europee: «Le elezioni che arriveranno – spiega poi Gentile – saranno sicuramente uno spartiacque sia per il centrodestra che per il centrosinistra, ma anche nel centrodestra visto che c’è una competizione molto agguerrita tra le varie anime che lo compongono, quindi penso che Forza Italia faccia la sua parte. E’ stato il primo partito alle Regionali, lo sarà anche alle Europee. Naturalmente è un posto conteso e anche altri partiti insistono per prendere più voti di noi, ma io penso che con questa squadra, con questi bravi dirigenti, il risultato arriverà».
Il nuovo corso di Forza Italia secondo Gentile: «Io penso che si è passati da un partito personalistico a un partito un po’ di squadra. Tajani incarna il mondo moderato di questo paese, una persona molto equilibrata, disponibile, non mi sembra che abbia grilli per la testa, è un politico molto affermato e anche per il ruolo che sta svolgendo a livello internazionale. Credo che la gente abbia capito che di lui ci si può fidare, un po’ in parte il vuoto lasciato da Berlusconi è stato colmato da questa presenza attiva, semplice, poderosa, rappresentata appunto da Taiani. E Forza Italia in Sardegna – ma credo dappertutto – si afferma come un partito importante dal centrodestra. Ci sono i picchi, naturalmente, anche di altri, però vedo che Forza Italia è una forza statica, equilibrata, che cresce lentamente, ma ha mantenuto anche il risultato di Berlusconi. E questo è tanto, soprattutto in questi tempi».
La città unica di Cosenza? Per Tonino Gentile «si può fare perché ci sono stati altri esperimenti in questa direzione. Penso a quanto fatto a Lamezia 50 anni fa. Io ero ragazzo e a Lamezia c’era sindaco Perugini, molto bravo, fu un esperimento positivo perché Lamezia è diventato un punto nevralgico nel Mezzogiorno e anche in Calabria. A Cosenza c’è di fatto l’unità perché ormai la gente vive lì insieme, c’è solo un palazzo che ci divide: sono comuni contermini, non sono comuni separati che stanno a distanza di 10 o di 20 chilometri, sono proprio nello stesso perimetro. Quindi è giusto che si faccia, poi per come si fa anche io ho delle perplessità: bisogna sentire tutti, bisogna soprattutto coinvolgere i cittadini perché se si fanno cose calate dall’alto poi finisce tutto in un fiasco. Io penso – prosegue Gentile – che se questa volontà veramente c’è, coinvolgendo le persone, si può affrontare anche il referendum. Perché no? Perché poi anche sui trasporti, sui servizi, sulla cultura, i tre Comuni di fatto operano con gli stessi strumenti. Il Teatro Rendano vale per Cosenza, vale per Rende, vale per Castrolibero. Quindi di fatto c’è già. Bisogna solo sancirla con un atto legislativo. E questa è la volontà. Speriamo di riuscire».
Inevitabile infine la domanda sulla battaglia di Forza Italia per far rientrare alla Camera il figlio di Tonino Gentile, Andrea, che ha fatto ricorso contro la sua mancata rielezione nel collegio di Cosenza, con il riconteggio delle schede ritenuto ammissibile dalla Giunta per le elezioni di Montecitorio: «Noi – sostiene Tonino Gentile – stiamo in silenzio, rispettosi, perché aspettiamo i risultati. Mi pare che dall’inizio ci sia una grande volontà di fare chiarezza, è quello che chiedevamo. Non è che a tutti i costi bisogna vincere nella vita, anzi quando si perde bisogna anche saper perdere ma siccome in questa battaglia avevamo delle ragioni da rivendicare e già sono uscite 19 schede bianche che erano invece di Gentile – siamo al 10% su 200 schede bianche – allora c’è qualcosa che non va in questi meccanismi. Però ringraziando il cielo, la Commissione ha deciso all’unanimità, quindi non ci sono opinioni differenti, poi vinca il migliore». (a. c.)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x